Note
Per il periodo tra il 1778 e il 1860 i tre volumi di AA. VV., Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna, 1773-1861, a cura di E. Castelnuovo e M. Rosei, Torino 1980, costituiscono un apporto di fondamentale utilità su persone e fatti, sovente poco noti, o addirittura ignorati, di quei decenni. In questa nota preliminare ho riunito, per evidenti ragioni di praticità, tutti i contributi contenuti in quei volumi, dei quali mi sono servita in modo specifico nella stesura del testo. Essi sono i seguenti: P. Astrua, Fortuna di G. P. Bagetti. M. Carassi, Cenni sui principali mutamenti istituzionali in Piemonte nell’età giacobina e napoleonica. B. Cinelli, L’Accademia alle Promotrici; V. Vela; G. Cassano; La scultura alle Promotrici. E. Bac-cheschi, G. Capello detto il Moncalvo. F. Dalmasso, La Reale Accademia di pittura e scultura; L’Accademia durante il periodo francese; La Reale Accademia delle Belle Arti; La Reale Accademia Albertina; L. Pécheux; C. A. Porporati; P. Palmieri junior. M. di Macco, I. e F. Collino. A. S. Fava, L. Lavy. A. Dragone, A. Fontanesi. P. Gaglia, G. B. Biscarra; A. Boucheron; F. Bertinatti. M. Lamberti, C. F. Biscarra; G. Ferri; E. Gamba. L. Levi Momigliano, I Musei universitari e le spoliazioni. R. Maggio Serra, A. Gastaldi. F. Mazzocca, C. Alienti; Litografia ed editoria illustrata nel Piemonte della Restaurazione. D. Pescarmona, G. Spalla; A. Lavy; Sculture della Gran Madre a Torino; Sculture della Cappella della SS. Sindone di Torino e dell’altare del Duomo di Novara. S. Pettenati, G. Devers. M. Rosei, F. Cavalieri. F. Rosso, L’architettura durante il periodo francese.
Sempre per questo periodo: poiché non è stato possibile dare notizie, anche in sintesi, su tutti gli accademici e allievi, nel caso di nomi semplicemente citati si rimanda alle voci biografiche e alle schede relative contenute nel 3° voi. dell’opera in oggetto. Per il periodo successivo fino al 1890, si fa riferimento, salvo indicazione diversa, al libro tuttora utilissimo di A. Stella, Pittura e scultura in Piemonte - 1842-1891, Torino 1893.
(1)  Per questi problemi, cfr. F. Haskell, Inseguendo l’Avanguardia, in «Arte e linguaggio della politica e altri saggi», Firenze 1978. La bibliografia recente sull’argomento è ormai numerosa. Si dà qui un elenco, senza pretese di completezza, delle pubblicazioni o di carattere monografico o contenenti interventi specifici sul tema, in ordine di edizione: «Art News Annual», XXXIII, New York 1967, The Academy; Five Centuries of Grandeur and Misery from thè Carracci to Mao Tse-Tung, a cura di T. B. Hess e J. Ashbery; A. Boime, The Academy and French Painting in thè Nineteenth Century, New York, 1971; Cultura neoclassica e romantica nella Toscana granducale. Sfortuna dell’Accademia, a cura di S. Pinto, catalogo della mostra, Firenze 1972; Romanticismo storico, a cura di S. Pinto, catalogo della mostra, Firenze 1974; Mecenatismo e collezionismo pubblico a Parma nella pittura dell'Ottocento, a cura di G. Godi, catalogo della mostra, Colorno 1974; Le Musée du Luxembourg en 1874, a cura di G. Lacambre, catalogo della mostra, Parigi 1974; AA.VV., De David à Delacroix. La peinture française de 1774 à 1830, catalogo della mostra, Parigi 1974; AA.VV., Mostra dei maestri di Brera (1776-1859), catalogo della mostra, Milano 1975; 1770-1860. Pittura neoclassica e romantica in Liguria, a cura di F. Sborgi, catalogo della mostra, Genova 1975;
AA.   VV., Venezia nell’età di Canova (1780-1830), catalogo della mostra, Venezia 1978; AA.VV., L’Art en France sous le Second Empire, catalogo della mostra, Parigi 1979; AA.VV., L'arte del Settecento emiliano. La Pittura. L’Accademia Clementina e L’arte a Parma dai Farnese ai Borbone, catalogo della mostra, Bologna 1979; A. Scotti, Brera 1776-1815. Nascita e sviluppo di una istituzione culturale milanese, Firenze 1979; J. Harding, Artistes Pompiers. French Academie Art in 19th Century, London 1979;
L.    Caramel - F. Poli, L’arte bella. La questione delle accademie di belle arti in Italia, Milano 1979; I Concorsi Curlandesi. Bologna, Accademia di Belle Arti 1785-1870, a cura di G. Grandi,
catalogo della mostra, Bologna 1980; A. Boime, T. Couture and thè Eclectic Vision, New Haven - London, 1980.
(2)  L’episodio, determinante per gli sviluppi immediatamente successivi che portarono alla fondazione dell’Accademia, è citato dal primo storico dell’Accademia, G. Vernazza in Notizie patrie spettanti alle arti del disegno, pubblicato in «Biblioteca Oltremontana», II, p. 273-282, Torino, 1792, ripubblicato da L. C. Bollea, Gli storici della R. Accademia Albertina delle Belle Arti, Torino 1930, p. 42-43; e inoltre da M. Missirini, Memorie per servire alla storia della Romana Accademia di S. Luca fino alla morte di Antonio Canova, Roma, 1823, p. 134. Le notizie riguardanti la prima fase della vita dell’Accademia torinese, malgrado gli apporti chiarificatori del Vernazza e poi del Bollea, sono spesso confuse e molto frammentarie, con grosse lacune che coprono interi decenni. Fra gli storici dell’Accademia Albertina occorre ricordare, per l’Ottocento, l’opera importante di C. F. Biscarra, Relazione storica intorno alla Reale Accademia Albertina di Belle Arti in Torino, Torino 1873, e, successivamente, l’opera citata di L. C. Bollea, che dedico all’argomento anche altri contributi di carattere sia generale che monografico.
(3)  Il diploma è pubblicato in G. Claretta, I Reali di Savoia munifici fautori delle arti, in «Miscellanea di Storia italiana», XXX, Torino 1893, p. 8-9.
(4)  Confraternita di S. Luca (1651-1780) - Accademia dei Pittori Scultori e Architetti (1701-1716), manoscritto, Archivio dell’Accademia Albertina.
(5)  G. Tagliazucchi, Orazione e poesie per l’Instituzione dell’Accademia del Disegno, della Dipintura, Scultura e Architettura Militare e Civile, dedicate a 5AR il signor Duca di Savoia, in Torino 1736.
(6)  Riportato in L. C. Bollea, Gli storici..., cit., p. 45.
(7)  Per un prospetto generale della situazione, cfr. il testo ancor oggi insostituibile di N. Pevsner, Academies of art. Past and present, Cambridge 1940. E cfr. inoltre, sulle Accademie dalle origini dell’istituzione ad oggi, l’ottima sintesi di G. Scavizzi, «Le accademie d’arte dal XVI al XVIII secolo» e «L’accademia a partire dal Neoclassicismo» nella voce Istituzioni e associazioni, in «Enciclopedia Universale dell’arte», volume VII, 1958, p. 815-823.
(8)  G. R. Malines di Bruino, Mémoires, riportate in L. C. Bollea, Gli storici..., cit., p. 46.
(9)  L’episodio è riportato dallo stesso Pécheux nella sua auto-biografia (originale all’Accademia delle Scienze, Mss 629, pubblicato da L. C. Bollea, Lorenzo Pécheux, Torino 1942). Il dipinto vincente di Pécheux è attualmente disperso.
(10)  G. Vernazza, Elogio del Tana, 1792, riportato in L. C. Bollea, Gli storici..., cit., p. 40.
(11)  Per gli esponenti della cultura subalpina di fine Settecento, cfr. in particolare M. Cerruti, La Ragione Felice e altri miti del Settecento, Firenze 1973.
(12)  Purtroppo le opere dei premiati di questo e dei periodi successivi sono andate disperse.
(13)  L. Lanzi, Storia pittorica dell’Italia, XI, Milano 1781, p. 175-176.
(14)  J. J. de Lalande, Voyage en Italie, 2a ed., Paris 1786, p. 245-247.
(15)  L. C. Bollea, Lorenzo Pécheux, cit., «Appendici», p. 363 sgg-
(16)  Pubblicato in L. C. Bollea, Lorenzo Pécheux, cit., p. 430-431.
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