Die Museumsinsel
Andokides
Anfora con scene di palestra, 530-525 a.C.
figure rosse su fondo nero, h 66,7 cm
La tecnica utilizzata per la realizzazione di quest’anfora è nota come figure rosse su fondo nero.
Il procedimento seguito risparmia sulla superficie di terracotta i profili delle figure, poi compiute con l’impiego di sottili pennelli e vernice nera. Realizzata per il mercato d’esportazione,
venne ritrovata in una tomba etrusca a Vulci. La diffusione di questi esemplari contribuì nel tempo ad avviare centri di produzione di pittura vascolare in tutte le colonie della Magna Grecia, ma soprattutto a consolidare nel bacino del Mediterraneo una memoria collettiva dei miti e delle leggende della cultura greca.
zione venne spostata tra il 1906 e il 1907 e portata nel Kaiser Friedrich Museum inaugurato nel 1904. Attraverso l’ingresso centrale del vestibolo è l’accesso alla celebre sala detta la Rotonda, chiaro riferimento al Pantheon, progettata al centro dell’edificio per ospitare le statue delle divinità classiche; le sculture di dimensioni più grandi del naturale erano collocate in basso tra le colonne, mentre nel ballatoio che corre in alto erano quelle a grandezza naturale o inferiore. La creazione di tale vasto spazio rientrava nella concezione dello storico e accademico tedesco Wilhelm von Humboldt secondo il quale il museo, in qualità di istituzione educativa per il grande pubblico, doveva richiedere un’esposizione e un insieme decorativo che rimanessero impressi. La Rotonda quindi, con il suo ampio spazio, serviva per preparare il visitatore alla contemplazione delle opere d’arte esposte. La fama e la novità espresse con questa nuova fabbrica raggiunsero presto il pubblico, tanto che, ancor prima dell’apertura del museo, fu possibile acquistare i biglietti per ammirare l’edificio nelle sua parte strutturale e decorativa.
L’Altes Museum, gravemente danneggiato dai bombardamenti e dagli incendi durante la Seconda guerra mondiale, venne riaperto nel 1959 insieme al Pergamonmuseum con quello che restava, nella zona est, delle collezioni di antichità classiche (Antikensammlung) successive alla divisione subita da Berlino nei settori occidentale e orientale. Tutto il materiale presente nel settore ovest venne allestito, dal 1960 al 1995, nel padiglione progettato da Stuler di fronte al castello di Char-lottenburg.
Oggi, con la riunificazione, sono tornate presso l’Altes Museum le collezioni di opere greche e romane comprendenti non solo frammenti archi-tettonici, vasi e sculture, ma anche un’importantissima sezione dedicata ai bronzi e ai manufatti aurei. La fama del museo è legata soprattutto alle collezioni di ceramica greca. Sono qui conservati, infatti, i vasi in prevalenza attici dovuti a un anonimo artista denominato convenzionalmente Pittore di Berlino.
Secondo i progetti approvati dal governo tedesco, il museo verrà inserito nel nuovo allestimento generale dell’Isola, raccordandolo direttamente, tramite passaggi sotterranei, con il Pergamonmuseum e il Neues Museum, presentando in questo modo l’intera collezione archeologica dei Musei di Stato.
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