jyir icmpnè tranquillo , c par beato il Verno, Non e Alpe canuta quello Colle, ma tutto aprico fa di fc fteifo ipecehio al chiaro Diodi Deio : Ond’è che vi germogliali Tempre verdi Therberte, e viforgono fra lieui brine più fingolari i fiori 5 è pari all’Olimpo , che formonta leNubi. Perini noneinftabile il fereno,anzi i Lauri, i Ciprefii , i Ginepri, i Mirti vi frondeggiano co’rami Tempre verdeggianti ; e con prodigio di Natura il fortunato Clima fignoreggia il tempo, e tiene à freno i Venti, Sta nel colmo dunque della Volta i’Inuerno , canuto si, ma tutto lieto in vifo *, s’inuolue in vna Vede foderata di candido Ermellino , Sta fedendo , e fi riTcalda al fuoco, il quale accende la fiamma in vn VaTe doro, egli fià a canto fonacchiofovn Ghiro, col figliente motto. E’ C A N I T I B d’h O N O R CANDIDA NEVE. * Secondo Quadro \ nel Gabinetto dell* Inuerno Deliti# del Ripojo, A quiete è domita a tutti quelli, che faticano, ma molto più a Grandi, li quali pe’l ben Plibi ico Tono figgerti alle cure maggiori. Le ftagioni più vaghe , e diietteuoli diftraggono le métfdoue lTnuerno legando con i ghiacci, e co’le Neui la Terra, incatena il piede in mo~ do,che a viua forza Tono necefiitate le Genti à prenderli i ripofi dell’animo, e del Corpo. Attendono gli Agricoltori à goder con le frutta, i raccolti, dolce premio de’ loro fu-dori. Stan le fiere negli antri, Se ne'Couili, fan tregua T Armi, gli Operati j, SsC i Soldati tutti prendono ri fioro fra gli hon orati ripofi, e chi viuc in altri tempi al Campo nelPhiemal folfiitio, all’amato fog-