perfuado, che riufcirà grata quella Relatione, poiché nop troua Delina maggiore, che la felice memoria di quell’ ammirabile Reina, di cui ella è parte co ì prenda. Si degni dunq; riuolgere benigno lo {guardo fopra le Delitie, vergatein quelli fogli ; perche io fpero, chele debbano edere gradite ne ilici riflelfi , e pollano feruirle d’affet-tuole lufinghe persi dolce rimembranza. Nacque Madama Reale fri i Gigli, e fpirò fra le Stelle. Fù Giglio di Maeilà,edifplen-didezza , mà rella ancor rediuiua la fua Gloria ne gl’ Ululiti Tuoi fatti. V. A.R.dall’alto foglio della fuperba mole miri il Cielo, e faccia fpecchio di le lidia nella materna luce, lui vedrà le Delitie nate con lei non eflerancor fepolte, anzi rinate nella pedona di V. A. R., che la vera Delitia de Tuoi Sudditi ,e del fuo Stato. Quella ben ha, che debba edere perpetua , & immortale , mentre con la propria Virtù , e con la Resia