fono dirupate al fuolo,lèpolte fotto terra , & in mezzo all’herbe, Hoggidi rinouatoiì il Mondo nelle fontuoie Moli, erette da Madama Reale ben li doueràefaltar quella,ch’emula del Cielo,apre alla villa dell’Vniuerfo vn Paradifo di Delitie in Terra. La Delitia altro non è , chevn moto d’allegrezza , che s’ap-poggia al fenib j vna gioconda loauità» che lì trasfonde in natura*, vn giubilo di prolpera fortuna, vn diletto dell’Anima per il bene, che fi p olile de. Horaquì tutto ride, tutto piace, tutto fi gode, nuotanofràgli oggetti lulingati i fenfi,frà i giubiligli ipiriti fi ricreano, tra frefchi zeffiretti li dilatano i cuori, fra colorite fcene incantati gli occhi verfano teneri affetti. Qui fuelatele mentifem-pre ferene, fon ficuredai piucrucciolì affanni. Ond’è ch’àgiu-flo titolo ben potralfi chiamar quella la Reggia del Piacere, nido della Gioia* Albergo d’ogni contento > luogo oue 1 anime Ranche imparano in piu lìcuro porto à delibare frà dolciffimi refpiri. Delitia , Delitia , Deliba vanno echeggiandole Vallette , le Selue , &; i Monti. Ma andianne per entro al Palazzo, nel cui feno,frà gli agi, le fupelletili, e gli ornamenti -, frà le Pitture, e gli ori, quella Hora ; Jafciando à parte le llanze piu alte, benché commode, c Ipatiofe , dellinatealle Dame, e le piu balfe , habitate de’Ca-Sjualieri 5 vibrandoli il fecondo piano , cioè il piano nobile, ve- addobbati di colorite lète, teifute d’oro, altre di pretiofilauori del- - /l’Indo ; &C altre, credo,per haueriBattaui riceuuto in retaggio aurate pelli,fregiano con i loro ingegno!! errori quella,come anco molte Calè de’ grandi. fempre piu gloriofa rilplende, dranfi dodeci llanze, larghe tre Trabucchi in quadro ,c tre dal-^ a tezza. Quelle, elfendo doppie , e ditti le dalla gran fala , forma-no quattro Appartamenti, con altrettanti gabinetti. Sono quelli l’aureo Toro,che già fu con graue colpa adorato, ornate di icelte, Se