J5 3 FRa le correnti^ dell onde r fra f Acque¡lagnanti, nelle criftallineanti, ne profondi Egei ecco rapprefintate al Naturale le Dcline delle Refche. Non doueua Mancare al certo fra gli ameni dipoi ti di si grande Aabitatione quefia , che in ogni tempo fu cotanto gradita da i maggiori huomini del Afondo. Rito volle fabncata vicino all'Acque la fua Cafa per goder delle Refche -, altri la cerco vicina agli Horti. Non di[dice a fidati ¡frinendo Ouidio , che con la fipada al fianco teneuano la Canna in marno. Implacidito Nerone attendeua a pefcare con le reti , tejfute di porpora , c d oro . VUJJe co Juoi L>ompagnt A a Scilla nimparo lìarte. Palamede fu altrettanto buon Re ficai or e , quanto valorofo Capita-no. Augufto l'efercitaua per fuggir l'otio. Herminio ne fofieneua la fua vecchiez^zsa, & Amicle fi vantaua d'hauer condotto Ce fare a pefcare con picchia nauicella , anche fra le borafche del Alare. Roma faftofa fabrico Naui, e fon Pe fiat or il, doue erefife Templi, & Altari > te fi le linee dette P fiatone , facnfico Re fa }e coni olii nelle Alone te ; anzsi per dare maggior Gloria alla Refi a , infti-tuì li Giuochi Pefiatorii, che fi faceuano da i Pretori, nel mefie di Giugno su le nue del Tebro \ Ond'e che non doura marauigliarfi alcuno fila Refia nefiedi tanto compiacimento all'¡uomo, mentre in oltre , come ferme Anafiimandro , i primi nati furono filmati figli de' Refi , che perciò li Sirii non ne ofa fiero mangia- re , temendo di diuorare i propni Genitori. E geniale quefio diletto y e per tale efercitato dagli Antichi Eroi , e di prefinte da i nofiri Rrencipi , li quali, peficando > come Regi nel Re de'fiumi in Terra, & nell'E ridano Celeftefra le fi elle -, vannn' imitando Alarco Antonio , il quale foleua dire , mentre pefcaua con Cleopatra > che egli fiapeua così ben pefcare i Refi nell'Acque , come le Vittorie nel Campo. tn< % L t fi' * o A N- 2« vi . f e* f J 1 ;