Genova, Archivio di Stato, Fondo Notai e Raccolta Cartografica 42 II Fondo Notai Antichi dell’Archivio di Stato di Genova è costituito da atti di carattere privato rogati a Genova tra XII e XIX secolo: evidentemente la vastità del fondo, che raccoglie in successione temporale gli atti rogati da tutti i notai attivi in Genova, ha impedito una ricerca sistematica di un apparato iconografico di uso «legale», in quanto costituiva parte del contratto stesso, ma spesso di notevole interesse e non solo come documentazione di una prassi operativa. Il rapporto tra committente ed esecutore, emerge certo con assoluta evidenza - tempi, modalità, materiali e prassi esecutiva di bottega o di cantiere - nell’interdipendenza tra il documento scritto, la «promissio» e quello figurativo, il «modello», ma al di là di questi elementi il «valore» della testimonianza grafica emerge in alcuni casi a delineare la qualità disegnativa di artisti, in particolare scultori, marmorari, plasticatori, decoratori. Ampia parte del materiale grafico individuato nelle filze è frutto principalmente di una ricerca non mirata espressamente alla segnalazione del documento grafico e solo recentemente di alcuni progetti specifici. In questo senso rivestono notevole interesse gli studi di A. Boato-A. Decrì, 1992, dedicati però espressamente ai manufatti grafici di carattere progettuale-architettoni-co, e in particolare il volume di L. Alfonso, 1985, totalmente condotto sui materiali dell’archivio genovese. Risulta ormai notevole comunque il numero di disegni di carattere più propriamente figurativo individuato nel Fondo Notai da diversi studiosi e segnalati in saggi e pubblicazioni; inoltre, se già da tempo alcuni disegni, provenienti da questo fondo, sono stati archiviati nelle buste Miscellanee della Raccolta Cartografica dello stesso Archivio di Stato, motivi di conservazione e di sicurezza hanno spinto la Direzione dell’Archivio a riproporre in tempi recenti, in maniera sistematica, l’estrazione dei disegni individuati dalla loro collocazione originaria nelle filze, riunendoli in un unico fondo, salva restando la documentazione duplice - nella filza e in allegato al documento - della nuova collocazione e dell’originaria provenienza. Se è impossibile quindi quantificare un materiale l’individuazione del quale risulta «in fieri», si può rilevare attualmente la presenza nelle buste e tra i disegni estratti di una quindicina di fogli, contro un numero ben maggiore di pezzi segnalati. Per i primi, databili tra i secoli XVI e XVIII, si tratta in particolare di testimonianze grafiche delle maestranze di scultori e marmorari «di natione lombarda» riferibili alla larga attività di questi per gli edifici religiosi locali: Giacinto Aicardo (1675), Giuseppe e Giovanni Battista Ferrandino, Giovanni Pincellotti, Rocco Pellone, Tomaso Carlone e Domenico Casella (1636) - in particolare i disegni a penna e con acquarella-ture policrome per l’apparato scultoreo e i paramenti in tarsie marmoree della chiesa di S. Siro (1636) - o frescanti e decoratori come Giovanni Andrea Carlone e Antonio Haffner (1692), fino a plasticatori settecenteschi quali Gaetano Gallo e Alessandro Aprile (1737). Fra i disegni segnalati nelle filze si ricordano in particolare il disegno per una pala d’altare di Giovan Battista Castello il Bergamasco, Cristo in trono tra due santi, per la chiesa di S. Benigno a Genova, e numerosi disegni per altari, anche con notevoli parti plastiche, e per fontane (opere in particolare di Tommaso Orsolino, di Gio. Giacomo Porta, di Battista Casella e dei Carlone, segnalate per la maggior parte nel citato testo di L. Alfonso), elementi ancora di una ricca produzione che caratterizza le botteghe locali tra XVI e XVIII secolo. Nota bibliografica L. Alfonso, Tomaso Orsolino e altri artisti di «Natione Lombarda» a Genova e in Liguria dal sec. XVI al XIX, Genova 1985; C. Barlettaro-O. Garbarino, La Raccolta Cartografica dell’Archivio di Stato di Genova, Genova 1986. A. Boato-A. Decrì, Disegni e contratti edili sul Fondo Notai dell’Archivio di Stato di Genova, XVI-XVIIsec., in «Il Disegno di Architettura. Notizie su studi, ricerche, archivi e collezioni pubbliche e private», n. 5, aprile 1992, pp. 11-17. L.M.