Ordinati 1772 8 giugno
Si pregò l’8 giugno per la serenità [dell’aria] (c. 29r).
29  settembre
Si pregò per ottenere la pioggia (c. 54).
Ordinati 1773 Congregazione 1 luglio
Causa pioggie frequenti si ordina il 7 giugno una nouena al Corpus Domini, continuando il 13 giugno nella chiesa dei Gesuiti con esposizione delle Sacre Reliquie e del SS. Sacramento “a quale nouena sia intervenuto il corpo della città il primo e l’ultimo giorno” (c. 45).
21 settembre
Si indice una Novena per la serenità del tempo.
29 settembre 1773
L’arcivescovo Rorengo di Rorà intimò ai gesuiti del Collegio di Torino la Soppressione.
Ordinati dal 1774 al 1797
Dopo la Soppressione si registrano negli «Ordinati» richieste del Comune alla chiesa dei Santi Martiri per funzioni propiziatorie. Per ottenere la pioggia il 5 giugno 1775, il 6 agosto 1779, il 15 maggio 1780 (novena) il 29 luglio 1782, il 23 settembre 1782 (triduo a San Francesco Saverio), il 27 maggio 1783, il 27 agosto 1784, il 30 giugno 1785. Per la serenità il 29 settembre 1777, il 17 maggio 1797, mentre il 21 giugno 1799 si pregò durante l’assedio alla Cittadella.
Ordinati 1842 (voi. 29 [358])
Congregazione XI 30 novembre (Rag. 54, par. 2)
“La Ragioneria, dietro alla domanda dei Reverendi Padri Gesuiti sporta alla città onde voglia concorrere al restauro della chiesa dei
Santi Martiri, mandò proporsi alla Congregazione ed al Consiglio generale di concedere loro la somma di lire cinquecento in riguardo alle gran spese eseguite in ristauro ed abbellimento della predetta chiesa” (p. 481).
31 dicembre
Il Consiglio approva la destinazione di lire 500 allo scopo suddetto (p. 566).
Ordinati 1843 (voi. 30 [359])
Le Quarant’ore si fanno alla Consolata.
30  dicembre
“Accordo ai Padri Gesuiti di un sussidio di lire trecento sessanta per le gravi spese ch’essi fanno nell’abbellimento della loro chiesa dedicata ai Santi Martiri protettori di Torino” (p. 700).
Ordinati 1844 (voi. 31 [360])
Congregazione XII30 novembre
Omaggio dei PP. gesuiti alla città di un Opuscolo sul “martirio dei Santi Solutore, Avventore e Ottavio e di un atlante di litografie rappresentanti gli abbellimenti fattisi nella chiesa dei Santi Martiri”. “La Ragioneria gradisce l’omaggio, prega i Sindaci di ringraziare i Reverendi Padri Gesuiti e manda riporsi libro e stampe nel civico archivio”. La Congregazione gradisce pure l’omaggio (pp. 491-514).
Al ricorso dei Padri gesuiti nel quale chiedevano un nuovo sussidio per i restauri della chiesa dei Santi Martiri, la Ragioneria ritenuto che “non si potrebbe più disporre d’alcuna somma sul bilancio del corrente anno, attese le gravi spese straordinarie cui andò in esso soggetto la Città, ed avuto riguardo che già si era nel corso di quest’anno concessa una somma, mandò proporre alla Congregazione e al Consiglio Generale di accordare ai Padri Gesuiti la somma di lire quattrocento sul bilancio dell’anno prossimo, da prendersi per suoi casuali”. Il Consiglio Generale approva (p. 512).
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