============ PANORAMAINTERNAZIONALE =================== Gennania Federale "locomotiva" d'Europa Amburgo Non è facile parlare dell'economia tedesca senza usare aggettivi eclatanti. In effetti, la "locomotiva d'Europa" sta confermando nel 1989 il suo ruolo trainante rispetto al vecchio continente , mietendo successi sia sul piano reale (crescita del prodotto interno lordo, sviluppo degli investimenti, surplus commerciale) sia in campo più marcatamente finanziario (ascesa dell'indice di borsa, performance delle grandi banche). Una delle critiche che si era soliti porre alla strategia economica di Bonn, ossia la mai celata preferenza per la stabilità monetaria rispetto alla crescita produttiva, è stata destituita di fondamento dai dati più recenti sullo sviluppo economico tedesco: nel 1989 si prevede infatti un aumento dei tassi di crescita del PIL, con un blando rallentamento nell'anno successivo. Insomma, la Germania della produzione e del commercio sembra godere di ottima salute. Sviluppo e investimenti Lo sviluppo del prodotto interno lordo è stato, nel 1988, superiore alle previsioni, e questa tendenza positiva non ha accennato a placarsi nei primi mesi del 1989. La produzione tedesca cresce a ritmi superiori al 3% annuo, ed ha raggiunto i più elevati tassi di espansione degli anni '80 (la crescita del 3,4% riscontrata nel 1988 risulta superata, su base annua, solo dal 4% del 1979). I principali fattori di sviluppo economico sono rappresentati dagli investimenti e dalle esportazioni. Gli investimenti sono il "motore interno" della crescita; come si può notare dalla figura 1, da circa due anni hanno preso il posto dei consumi privati come variabile leader dell'espansione. Questi ultimi non hanno mai mostrato, negli ultimi tempi, una spiccata dinamica. Ciò . può essere ricondotto anche alla paJ.'ticolare situazione demografica tedesca, cal'atterizzata da un costante invecchiamento della popolazione e da tassi di incremento demografico prossimi allo zero. Le previsioni per il futuro mostrano peraltro uno scenal'io tendente alla ripresa dei consumi, dovuta sia ad una minore propensione al risparmio che caratterizza la classe dei giovani tedeschi, sia al flusso crescente di immigrazione proveniente dai paesi dell'est europeo. L'attuale situazione resta comunque "sbilanciata" a favore degli investimenti, i quali non hanno risentito dei recenti rialzi dei tassi a lungo termine sul mercato dei capitali (ma il 5 ottobre scorso la Bundesbank ha ulteriormente inasprito la politica monetaria, varando un nuovo aumento dell'l % del tasso di sconto). Le flebili reazioni del mondo produttivo all'innalzamento del costo del capitale di credito sono probabilmente dovute ad un momento di congiuntura particolal'mente favorevole per le imprese: soddisfacenti performance, elevati profitti, cospicui margini di autofinanziamento. Anche il settore edile, che aveva mostrato negli anni scorsi alcuni sintomi di stagnazione, ha beneficiato della congiuntura positiva, ed ora sta marciando su ritmi di riguar11