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Basta osservare il bambino di pochi
mesi e subito si ri scontrano atteggiamenti esplorativi degli oggetti con
la bocca prima che con gli occhi e
le mani e, probabilmente, prima
ancora con l'odorato per cui di stingue, cioè « riconosce» la madre.
Ciò vuoi dire che egli è capace di
stabilire un significato per lui, cioè
la prima forma di comprensione del
rapporto tra lui stesso e un oggetto:
la mad re.
I primi due anni di vita
L ' intelligenza percettivo-motoria.

Secondo gli studi di psicologia genetica l'intelligenza (cioè il complesso
delle funzioni di presa di significato),
nel primo anno di vita tende a

organizzare gli stimoli da cui è sollecitata per costruire schemi o str utture che li unifichino. Così quando
il bambino viene colpito da stimoli
luminosi in movimento segue con
l'occhi o lo spostamento per collegare; richiamato dal suono di un
campanello da una direzione volge
lo sguardo alla ricerca dell'o rigine
del suono, ciò significa che ricerca
l' origine per stabilire un a sintesi di
relazione, in questa funzione si
attua la sua intelligenza nelle prime
forme.
È chiaro che la stimolazione sensoriale variata lo abituerà all'automatizzazione del collegamento e
svilupperà la sua capacità di stabilire
relazioni tra le cose e se stesso per
la sua fondamentale gravitazione

emotiva e affettiva verso se stesso
che è stata chiamata l'egocentrismo
infantile. Le relazioni che stabilisce
sono intrise perciò di grandi emozioni perché sono vissute come
fondamentali alla sua esistenza, come
l'angoscia (Spitz), il se ntimento di
scoperta che dimostra con la soddisfazione e la intenzionalità nella
ricerca.
Ma un li vello chiaramente definito
di intelligenza si stabilisce fra i
12-18 mesi , perché è funzionale,
operativa e significativa in quanto
il bambino incomincia a utilizzare i
mezzi (tirare la tovaglia) per ottenere
uno scopo (palla). Questo stadio è
costituito dalla capacità del bambino di esplorare lo spazio e gli
oggetti presenti , di osservare la loro