A Due t urni: 16/23 e 2 1/28 giugno 2003 - 59 partecipanti rTurno Bulgaria: un nome che evoca, nell'i mmaginari o, un paese cupo dove, nei te mpi osc uri della guer r a fredd a, spie senza sc r upoli ordivano t rame di com plotti int er nazionali. ..... La Bulgaria si presenta invece con cittadine o r dinate e pulite: solo nelle città i " case r moni " grigi e t risti rico r dano il periodo dell'influenza dell'ex U RSS. A bbi amo attraversato colline cope r te da bosch i e da pinete, campi gi alli di girasoli o di grano, ment re nella zone verso il mare i vigneti si est endevano a vista d'occhio. Questa campagna, che ci ha accompagnat o per tutto il viaggio, ci ha però procurato una gr ande delusione: la valle delle rose! Ci aspettavamo di immergerci in vast i campi di r ose in fior e: invece la fi o r itura er a già finita ed abbiamo visto soltanto cesp ugli " verdi" di rose. Abbiamo dovuto accontentarci della più mite ma tanto profumata lavanda, di cu i stava iniziando la fio ri tura. Veri gioielli ar t istici sono i monasteri: quello di Rila, incastonato in una verdissima valle , spicca t r a tutti per i suoi stupendi dipinti. Interessanti le chiese o r todosse, ricche di icone e di decorazioni dorate. Lo spettacolo di " suoni e luci" a Veliko Tarnovo ci ha affascinati e coinvolti per la sua grandiosità (si svolgeva sulla collina, dominata dal forte, Tsarevets Royal Hill) . L'aspetto più moderno della Bulgar ia l'abbiamo trovato sulle rive del Mar Nero, dove le località tu r istiche non hanno nulla da invidiare a quelle occidentali. Abbiamo notato che tanti bar avevano le insegne dei nostri maggiori marchi di caffè, le pizzerie erano numerose e, nelle maggiori città, molti negozi appartenevano alle catene dei più noti stilisti. Ovviamente la Coca Cola l'abbiamo trovata ovunque. Una piacevole sorpresa l'abbiamo avuta a Sofia: passeggiando dopo cena per le vie della città, abbiamo sentito in un giardino pubblico una musica famosa: era "II Barbiere di Siviglia" di Rossini, rigorosamente cantato in italiano e con tanti spettatori che ascoltavano con partecipazione. Mentre sto scrivendo queste poche righe, il pullman ci sta riportando a Sofia. Domani si torna a casa (sempre volentieri!) . Alla fine del viaggio si può dire che la Bulgaria ci è apparsa come un paese gradevole. Il popolo bulgaro, gentile ma forse un po' diffidente, sta cercando con impegno di imparare a camminare con le proprie gambe e nella democrazia, dopo aver subito per secoli dominazioni diverse (da quella turca a quella sovietica del secolo scorso). Dovrà fare ancora tanta strada! Alma DAQUINO