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Gita giornaliera a

27 e 30 agosto 2003 - 98 partecipanti
Una giornata da non dimenticare

La nostra gita inizia punUJalmente alle 7 con la ~ da corso Bolzano. Un appello accura-

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to scioglie i dubbi sull'identità dei partecipanti e ognuno di noi, sopratutro chi 1i-equenta poco
e da lontano il gruppo Senior, può così riconoscere tanti amici e compagni di lavoro da tempo
• persi di viSta ed un po' cambiati........
: Il noStrO Presidente Cullino presenta il programma dettagliato e fomisce 0Jtte le notizie utili
: riguardanti la nostra meta giornaliera.Attraversiamo senza attese il traforo del Monte Bianco
• O<m. Il ,€IXJ). Per molti è la prima volta dopo il terribile incendio di tre anni fa che costò la vita
: a più di 30 persone; un brivido ci corre lungo la schiena osservando le imponenti opere di sicu• rezza effettuate solo dopo la tragedia.Attraversato il traforo,dopo pochi chilomeoi di curve e
: tomanti, vediamo finalmente Chamonix, sovrastata dal monte Brevent e solcata al centro dal
• fiumeArve. La città conta circa 10.(0) abitanti ed è famosa per gli sports invernali e le sue guide
: a1pine.Ai primi del secolo scorso fu la capitale dello sci alpinismo mondiale: da essa partirono
: le scalate che raggiunsero per prime le cime più alte d'Europa nell'area del Monte Bianco. Il suo
• borgo centrale si presenta bello e ominato,con moltissimi fiori ai balconi e le costruzioni riflet• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • tono il carattere montano con numerosi esempi di architettura''liberty' '. Nonostante gli avvertimenti del noStrO capobranco Cullino che vomebbe veden:i sparpagliati lungo le vie in libertà, il nostro gruppo tende inesorabilmente ad intrupparsi e così ci ritroviamo tutti (o quasi) a
prendere visione del ristorante "Le Dru" (e dei suoi servizi .....igienici) ed ad affollarti alla biglietteria della funivia che in due tratte ci porterà al monte Brevent Il percorso è emozionante e
bellissimo: in 20 minuti da monafiato raggiungiamo la vetta (m. 2525) dirimpetto al Monte Bianco. Lassù lo spettacolo è impressionante: la giornata è piena di sole con il cielo solcato qua e
là dalle scie bianche dei jets che stranamente sembrano tutte convergere sulla grandissima massa bianca, un po' allungata verso !'Italia, del Monte BiancoA fianco,sulla sinistra, appare in primo
piano l'Aiguilie du Midi ed ai nosoi piedi Chamonix sembra vastissima, distesa nella vallata con le sue strade ed i suoi chalets. Ci riempiamo gli occhi di tanta bellezza e scattiamo numerose
foto, approffittando della costosa macchina fotografica dell'amico Deregibus.Ci sarebbe anche il tempo di scendere e prendere la funivia per l'Aiguilie du Midi, ma al noStrO Presidente viene
un'idea "diabolica":- perchè non scendiamo a piedi sino alla prima tratta della
cabinovia? sono solo 500 m. di dislivello, 20 minuti e ci arriviamo!! - .11 gruppo più numeroso, ben consigliato dall'alpino Creste, si defila e saggiamente
prende posto alla svelta sulla cabina, mentre gli incauti restanti con il loro
Capocordata si avviano a piedi per la ripida discesa, lungo la quale sono ben
visibili numerosi rocciatori in cordata alle prese con pareti verticali da brivido. Dopo 20 minuti di man:ia "dolorosa" ci accorgiamo che siamo sì e no
ad 1/3 del percorso, che le ginocchia cominciano a cedere e che le punte
dei piedi sembrano uscire dalle scarpe!!
E' un momento veramente difficile, ma il noStrO Capo rincuora i più deboli; incoraggia ed aiuta le signore e ci fa superare brillantemente i punti critici
sino al traguardo, in prossimità del quale possiamo osservare da vicino il
decollo delle vele del parapendio, perfettamente gonfiiate dalle correnti del
fondovalle. Scendiamo con la cabinovia e ci avviamo "doloranti" ma con
appetito raddoppiato verso il ristorante, dove il grosso dei partecipanti è già
anivato. La tavola è imbandita con pane e vino a volontà (da non credere in
Francia). Si mangia in grande allegria a base di buon patè e salse di ogni genere in attesa del piatto unico "bourguignone a la carbonnade" che è una vera
sorpresa al calor bianco: viene infatti assegnato ogni 4/5 persone un braciere arroventato,su cui ognuno di noi si cuoce gustosi pezzi di carne di manzo
e pollo, facendo attenzione a non carbonizzarli e a non farseli portare via dal
vicino.._...

~~~'::3~~~~m:ili~:i~~::~~~~~!i~i1.ai~~~!!!!1
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Gelato, caffè e via per l'escursione del pomeriggio a la Mer de Giace con il
trenìno a cremagliera di Montenvers. Saliamo a mezza coSta in una foreSta
di alberi alti e fitti e giungiamo sul ghiacciaio più famoso d'Europa, all'ombra
del Bianco. Un breve tragitto in cabinovia e scendiamo nel cuore del ghiacciaio, nel cui interno sono Stati ricavati profondi tunnels dal color am.Jrrino quasi imeale. Un pensiero va alle dimensioni del ghiacciaio, che gli esperti vedono, con preoccupazione, in costante forte diminuzione,causa l'innalzamento della temperatura. Cì avviamo a prendere posto sul pullman,scambiandoci le impressioni e le emozioni della giornata Il collega Deregibus e moglie,
unici ad aver effettuato 0Jtte e tre le escursioni del programma, risulta il "necordman" del giorno.A tutti noi, molto stanchi ma estremamente soddisfatti della giomata trascorsa in ottima
compagnia e buon umore, non reSta che ringraziare i nosoi accompagnatori-<lrganizzatori, con I"augurio di ritrovarci presto e più sovente.
Carletto SERlCANO