Gita a LIONE: 8/9 dicembre 2003 - 154 partecipanti Per fortuna possiamo partire rincuorati! Il tempo perfido di ieri ha lasciato spazio ad un'alba serena sulle montagne della Valle di Susa e della Maurienne.Ad ogni ora che passa, mentre i nostri due pullman attraversano veloci la Savoia e l'lsére, il terrore di passare la sera della "Fete des lumières" sotto l'ombrello lascia spazio alla certezza di un clima perfetto. Arrivati a Lione ci sistemiamo velocemente in albergo, per lanciarci subito con entusiasmo per vie e piazze. Si prova la sensazione di essere in una grande città, anche se so che non siamo in una metropoli , bensì in un centro che ha la metà degli abitanti di Torino. Partiamo in massa, ma presto ci si divide in coppie e gruppi più ristretti, forse per trovare posto facilmente nei piccoli ristoranti e "bistrot". Incomincia la festa di "salade" e "plat du jour". Poi si prosegue pieni di curiosità. Il percorso verso la città vecchia, cuore storico e artistico di Lione, nonché cardine della manifestazione della sera, si snoda dal quartiere " Part-Dieu" verso il Rodano ed i suoi ponti Lafayette,Wilson e de la Guillotère, che ci diverranno presto famigliari. Dopo il fiume si lascia la parte più moderna per entrare in un'ordinata zona ottocentesca, la "Presqu'ile" tra il Rodano e la Saona, con bellissimi palazzi e grandi piazze, come la Piace de la République e la Piace Bellecour. Le macchine fotografiche non hanno che l'imbarazzo di scegliere l'inquadratura con lo sfondo del cielo azzurro. Poi, nei colori tenui del pomeriggio invernale, arriviamo sulle sponde della Saona. Dai ponti e dalle passerelle sul fiume abbiamo uno splendido colpo d'occhio sul quartiere de La Croix Rousse, con i suoi tetti regolari che degradano dalla collina. Giunti nella vecchia Lione puntiamo subito alla sovrastante basilica di Notre Dame de Fourvière, per godere, dopo la salita in funicolare, la vista sulla città. Il crepuscolo attenua ulteriormente le tinte e l'aria rinfresca sempre più, mentre scendiamo alla cattedrale, iniziata nel I 180, per ripide scalinate e vicoli, dove si conserva suggestivo l'ambiente urbanistico del XVo e del XVlo secolo. Decidiamo di fare una puntata in albergo. Questo vorrà dire andare avanti e indietro per circa sette chilometri; un po' faticoso, ma si possono vedere altre vie, ponti e luci. Scopriamo che c'è anche uno sciopero della metropolitana; questo ci rafforza nella determinazione di fare tutto il percorso a piedi. C'è moltissima folla in giro; si respira l'aria della festa. Ci rallegria- mo pensando ancora a quanto siamo stati fortunati con il tempo; muoversi con l'ombrello in questa bolgia sarebbe stato pazzesco! Vaghiamo tra le insegne dei ristoranti di ogni tipo e nazionalità. Ne scegliamo uno che ci offre adeguatamente riposo, ristoro e qualche buon bicchiere di vino. Più tardi, in una folla fittissim a, ci godiamo lo spettacolo di luci e suoni sulla cattedrale di Saint Jean, un vero capolavoro! Sulla facciata antica passano, in una fantasmagoria di colori, immagini che si ricollegano al medioevo, al rinascimento, alle prime scoperte meccaniche, all'avvento del treno, fino a motivi attuali che rimandano all'elettronica e all'informatica. Cammineremo ancora a lungo, nell'aria tersa, sui ponti con i loro riflessi di mille perle colorate, nelle piazze, nelle vie pedonali o "pedonalizzate" per l'occasione, mai sazi di luci e di palazzi illuminati, mentre alcune signore della comitiva si lanciano coraggiosamente ad esibire un copricapo da Babbo Natale con luci intermittenti. Rientriamo alla mezza, veramente "stanchi ma felici". Il giorno dopo, caricati i bagagli e rinfrancati da una buona colazione, partiamo puntuali (come da buona tradizione del Gruppo Senior) per il giro guidato. Tornati alla basilica di Fourvière osserviamo la città nella fredda luce del mattino. Visiteremo la chiesa, di costruzione ottocentesca, che un critico d'arte maligno definì " un elefante a gambe all'aria". La guida ci fa notare la pittoresca zona della Croix Rousse, il vecchio quartiere dei tessitori, che erano migliaia (oggi sono ridotti a 12 anziani). Per restare in ambito storico ammiriamo i due teatri romani. La città "Lugdunum" fu un centro importantissimo e chiunque lo può capire dalla dimensione dei due vicini teatri .Vi nacquero personaggi famosi della romanità: l'imperatore Claudio, che regnò dal 41 al 54 d.C., ed i suoi non immediati successori Caracalla (nato nel 188 d. C.) e Geta (nato nel 189 d. C.), figli di Settimio Severo. La visita guidata prosegue nella città vecchia: la cattedrale e la scoperta dei Traboules, caratteristici passaggi tra vie parallele che collegano piccoli cortili e scale caratteristiche. Quando la guida ci lascia la voglia di scoprire Lione non è ancora placata, e allora si riformano gruppi ridotti che la percorrono in ogni senso. Noi ci facciamo guidare nell'esplorazione dei traboules dal Presidente Cullino, che dimostra un divertito accanimento nel premere ogni sorta di campanelli, compreso quello di un'abitazione privata. Mentre la giornata scorre sotto un bel sole riattraversiamo passerelle e ponti sulla Saona, ammiriamo da vicino la casa decorata con le immagini dei cittadini illustri della città, visitiamo la chiesa di Saint Nizier, per raggiungere infine i pullman alle 15,30. Il viaggio di ritorno, regolarissimo, si conclude alle 20 al parcheggio di Corso Bolzano. Tutto nei tempi stabiliti! Sandra e Piero LAMPIANO