Gita giornaliera a La,[jo di Como - da, Lecco a, CoUco 25 e 28 giugno 2003 - /29 partecipanti Era una bella giornata di primavera .. . perdonate il luogo comune , ma vo levo proprio dire che era una bella giornata di primavera, o meglio di prima estate, un inizio di giornata che induceva finalmente a lasciare a casa anche l'ombrello di riserva. Il gruppo Senior entusiasta e ciarliero incurante della partenza mattutina ore 6, 15 - parte verso il sole di Lecco, dove si arriva puntuali secondo l'ora e il programma stabiliti. Nella mente di ognuno di noi affiorano le remini scenze scolastico-manzoniane di nozioni imparate sui banchi di scuola in un tempo ormai lontano. E allora eccoci volgere lo sguardo al Resegone "che svetta nel cielo con i molti suoi cucuzzoli in fila" " a quel ra mo del lago di Como che volge a mezzogiorno tra due catene non interrotte di monti , che si restringe fino a prendere figura di fiume, con il ponte che congiunge le due rive dove il lago diventa l'Adda, e poi ancora lago ... ". Come non ricordare Lucia con il suo " addio ai monti sorgenti dalle acque ed elevati al cielo ... " "ville sparse e biancheggianti sul pendio come branchi di pecore pascenti " (ora forse molto più numerose di quante ne vedeva il Manzoni). Lecco dal punto di vista turistico avrebbe meritato ben altra attenzione che la nostra, con la sua torre del castello e il suo museo storico, il palazzo Belgioioso e il suo museo civico, la casa del Manzoni in via Amendola, ove il poeta, che ambientò nel territorio di Lecco i suoi Promessi Sposi, soggiornò a lungo. Ma per il nostro gruppo Lecco è stato solo il punto di trasbordo dal pullman al battello per una mattinata di navigazione che ci ha fatto percorrere tutto il lago - con partenza dal ramo di Lecco - da sud a nord e da est a ovest toccando da una parte all'altra tutti i centri più importanti; e allora le reminiscenze manzoniane hanno lasciato il posto al nostro incontro con il sole, l'aria lacustre e la prima tintarella. Dopo una sosta a Bellagio per un souvenir e un caffè e un trasbordo eccoci a Colico, ormai all'estremità settentrionale del lago, dove ci fermiamo all'hotel Risi per un pranzo definito turistico dal programma ma che era molto di più, con le sue specialità locali (il vino però era piemontese). Il nostro dopopranzo, senza indugi, diventa un pomeriggio culturale con la visita dell'Abbazia di Piona. Il pullman si inerpica per una strada che diventa sempre più stretta con curve sempre più a gomito, che mettono a dura prova la capacità dell'autista, ma alla fine arriviamo al l'Abbazia in sp lend ida posizione sul lago all 'estremità di una penisoletta tra il lago di Como e il solitario laghetto di Piona. Trattasi di un monastero cistercense con chiesa del I 138 - ora restaurata con tracce di affreschi bizantineggianti nell'abside, risalenti al secolo X III , e un chiostro romanico-gotico del 1252 su colonnine dai capitelli finemente scolpiti, con sui muri affreschi coevi. Tutto questo con la guida di un serafico e simpatico monaco cistercense (s i, ne esistono ancora, pochi ma esistono) il quale tra l'altro ci illustra come si svolge la vita dei monaci totalmente dedita alla preghiera e al lavoro: sveglia al mattino alle cinque - una volta in piena notte per le preghiere (i l mattutino) poi la meditazione, la messa, la colazione , il lavoro, poi altre preghiere (le lodi), poi ancora lavoro, il pranzo, ancora lavoro, poi altre pregh iere (la compieta e i vespri). Il lavo ro viene diviso secondo le necessità e la capacità di ognuno, così abbiamo il frate giardiniere, l'ortolano, l'economo, il cuoco, il bibliotecario, l'addetto alle pulizie e così via ... La giornata del frate si chiude molto presto per poi dare luogo a un altro giorno, ad un'ora che noi profani giud ichiamo facilmente impossibile. La nostra visita si chiude con l'immancabile sosta all'empor io dell'abbazia per l'acquisto di souven irs e liquori quindi riprendiamo la strada del r itorno con altra fatica dell'autista e anche nostra (penso che ognuno di noi premesse il piede destm su un ipotetico freno per una generosa e interessata co llaborazione). Giunti su lla superstrada finalmente ci rilass iamo tra una galleria e un panorama con un ultimo sguardo ai cari monti sorgenti dalle acque .. .a conclusione di una gita risultata nell'insieme piacevolissima. Gianni e Ren ata RIVA