Quelli che seguono sono i versi che Piero VARIARA dedicò a Francesco BARALE (Giuspin) nel corso di una riunione conviviale del Gruppo Anziani tenutasi nell'Albergo della Dogana Vecchia di Torino, addì 21 gennaio 1967, in occasione del suo pensionamento. Il tempo non stempera la vivacità e la forza rievocativa della tiritera che ideata per un fine pranzo di allegria e risate a non finire non è difficile anche ora definire di attualità e in cui riconoscersi, particolarmente da parte di chi è andato in pensione recentemente ... La traduzione in italiano a beneficio dei non piemontesi fa perdere un po' di smalto (saltano ovviamente le rime) ma non il gusto e lo spirito degli indimenticabili personaggi. Poesia scherzosa a GIUSPIN BARALE in rime qualche volta forzate e parole piemontesi e del gergo Poesia scherssosa a GIUSPIN BARAL an rime queich volta sforssà parole piemonteise e diH gergh O Giuspin, TIle car aTIlis le barette an seI cupiss gnanca Dio a peul gaveje a j 'é propi gnente a feje! Con 'sta caria 'd bej anet ti't ses senpre ne s-ciopet: 't l'has 'na linea ch'a pias senssa panssa da vejas, 't ses sinpatich, 't ses giovial, 't das nen d'a rie ,'t ses cordial. 'T ses cherdent, TIla nen bigot, at pias beivne 'd bej goblot! L 'é nen granda la question d'esse stait butà 'n penssion; o che stofia 'd travajé TIlej 'nojesse e peui bajé! Ciao San Paol, ciao ruscagi, a j'é propi gnun darTIlagi resté 'ncora 'nt el balin, queich' oretta a la TIlatin! La penssion senssa sagrin serca 'd godla per da bin e rigoardte con gran cura e da sè e da calura, da le brun-e , da le bionde, da le fOTIlne bele rionde , dal vin graTIl, da le papette, da la crisi 'd le lirette, da TIleisin-e e da brodin e da l'aqua al post del vin! Cost TIlOTIlent ed confidenssa, tuti 'ntorn a costa TIlenssa, aTIl da propi 'n bel posson per aossé 'n invocassion. A distanssa, o car Giuspin, it l'has senpre tnu ij cotin, TIlentre a noi da brav galet l'e tocane le schersset ed casché an cola bagna ed serchess-e 'na conpagna! Con Nossgnor e con TIlaTIla' ti 't l'has seTIlpre tarocà: noi la fOTIlna, noi ij fieuj a son stait ed batibeuj e la TIlare 'd nostra dona, ch'i ciaTIloTIla la Madona, a l'e staita 'n purgate uri per noi povri tabaleuri! Gnente rabia, gnun TIlagon, 't ses stait un furbacion! Noi, l'han fan e vnì pì fiap, a l'han fan e giré ij ciap! E so si COTIle a finiss? che ti 'd va de 'n paradis e che noi tant tribulà, per ij quader destacà, finiroTIla, bonoTIlass, ant l'infern con el diaolass! O Giuspin da penssionà prega tant la Consolà che j' aTIlis ed l'alegria fasso nen 'na fin parija! Ogni tant un po' 'd ribota con la erica Paolin-a a sarja cosa fin-a! Penssne senpre bin s-ciass, ant un bel e car anbrass! O Giuspin TIlio caro aTIlico le rughe sulla fronte neanche Dio può toglierle, non c'è proprio nulla da fare. Con questo carico di bei anni sei seTIlpre una schioppettata: tu hai una line a che piace senza pancia da vecchiaccio , sei siTIlpatico, sei gioviale non ti dai arie , sei cordiale. Sei credente, TIla non bigotto, ti piace berne un bel bicchierotto! N on è grande la questione d'esser stato TIlesso in pensione; oh che peso il lavorare TIleglio annoiarsi e poi sbadigliare! Ciao San Paolo, cia o lavora ccio non c'è proprio nessun riTIlors o restare ancora nel lettino qualche oretta al TIlattino. La pensione senza pro bI e TIli cerca di godertela bene e riguardati con cura e da sete e da calura dalle brune e dalle bionde dalle donne belle tonde dal vino cattivo, dalle pappette dalla crisi delle lirette da TIledicine e da brodini e dall'acqua al posto del vino! Questo TIlOTIlento di confidenza tutti attorno a questa TIlensa TIli dà proprio un bel spintone per alzare un'invocazione . A distanza, o caro Giuspin tu hai seTIlpre tenuto le gonne, TIlentre a noi da bravi galletti ci sono toccati gli scherzetti di cadere in quel tranello di cercarci una cOTIlpagna! Con il Signore e con la TIlaTIlTIla tu hai seTIlpre avuto a che fare: noi la TIloglie, noi i figli, sono stati pasticci! E la TIladre della nostra donna che chiaTIliaTIlo Madonna, è stata un purgatorio per noi poveri fessacchiotti! Niente rabbia, niente affanni tu sei stato un furbacchione! N oi ci hanno fatto venire più flosci ci hanno fatto girare le scatole! E tutto questo COTIle finisce? che tu vai in paradiso e che noi così tribulati per gli urli lanciati, finireTIlo poveracci nell'inferno coi diavolacci! O Giuspin da pensionato prega tanto "la Consolata" che gli aTIlici dell'allegria non faccian una fine così ria! Ogni tanto un po' di baldoria con la cricca Paolina sarebbe una cosa sopraffina. Pensaci seTIlpre ben forte in un bel e caro abbraccio! 12