LE STAGIONI

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dal capoluogo di mandamento, si snoda in una serie di
curve e contro curve seguendo una valletta sino ad un
plmto in cui si sdoppia, per proseguire da una parte verso
altri centri collinari e per salire dall' altra ripida, a tornanti,
sino al mio paese.
La ripercorro, dopo qualche almo di assenza, con la
mente affollata di ricordi.
Pochi chilometri di strada, che sono stati in costruzione
per non meno di un decennio e in progetto per forse
venti o trent'anni.
Giunto alla biforcazione ed abbordata la salita finale,
non posso non pensare alle discussioni che si fecero sul
tracciato della strada. I progetti erano due. Uno portava
la strada in alto sin dai primi chilometri, la faceva attraversare il centro dell' abitato per poi proseguire direttamente per quegli altri paesi delle colline. L'altro, che è
quello realizzato, teneva tutta la strada molto più in basso
e per raggilmgere il nostro paese imponeva una diramazione che si arrampicasse dal fondo valle al clùrnine del
colle.
Per la scelta dei due progetti si formarono quasi due
partiti - quello dei progressisti e quello dei retrogradi -,
capeggiati il primo dalla mia nOlma (che fu una d01l1la
battagliera, per molti alllli grande elettrice, anche politica,
della zona), il secondo dal parroco (che mia nonna giudicava un sant'uomo, ma troppo vecchio per capire certe
esigenze nuove). I progressisti pensavano di evitare 1'arrampicata finale ai carri ed alle carrozze, e facevano progetti
d'oro intorno all' avvenire di un paese attraversato nel suo
centro da una strada che, prolungando si ben oltre il paese
stesso, avrebbe promesso di divenire un non trascurabile
canale di traffico commerciale. I retrogradi, vecchio
parroco in testa, temevano che la strada attraverso il
paese divenisse un veicolo di disturbo e di corruzione:
zirtgari, vagabondi, ubriachi e chi sa quali altri temibili
soggetti sarebbero arrivati, dritti dritti, in centro all' abitato,
e stridor di ruote, schioccar di fruste e di bestemmie
avrebbero turbata la pace agreste di quel remoto angolo
di mondo i cui abitanti eran soliti andare a dormire