LE STAGIONI tazioni si sono stabilizzate od anche flesse, come è il caso per l'elettricità, il gas naturale, ecc. Il trasporto dell' energia diventa sempre più economico, e contribuisce a mantenere basse le quotazioni. Per questi motivi, dunque, la nostra civilt~ delle macchine non è bene rappresentata dalle statistiche StÙ consumi di energia. Ma vi è qualcosa in più da prendere in considerazione. Giustamente Renshaw fa notare che, perfIno negli U.S.A., la potenza installata per og!Ù operaio sotto forma di motori primari è poca (l'ordine di grandezza è IO cavalli-vapore; un'automobile può disporre di tm centinaio di cavalli-vapore). Si ricordi poi che il valore di tutta l'energia impiegata da una econonùa moderna è, all'incirca, soltanto il 5% del reddito nazionale lordo, e la percentuale tende a diminuire, e 1'energia meccanica (forza motrice) è decisamente la parte minore del totale energetico. Come concludere? Probabilmente l'immenso progresso economico di cui abbiamo beneficiato e continuiamo a beneficiare è dovuto pil! al miglioramento qualitativo delle macchine che alla loro proliferazione numerica. Ancòra Wla volta, se così fosse, la qualità avrebbe prevalso sulla quantità. SERGIO RICOSSA 52