LE STAGIONI

secolo, la Magìa rastrellava i suoi appassionati nella fittissima foresta degli incolti, degli illetterati, suscitando fanatismi, curiosità morbose, di carattere snobistico, anche in
limitati settori intellettuali. Oggi dilaga in tutte le classi
sociali, soprattutto nella nuova borghesia, dove le sedute

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medianiche hanno spodestato la canasta ed il bridge, e
nel mondo imprenditoriale, forse per un esasperato desiderio di evasione, per una ricerca di fantasia e di mistero.
Si va nella Luna, si calcola coi computers; ma si leggono
i fondi di caffè.
L'indice di pill alto gradimento, da « Hit Parade », in
Inghilterra è detenuto dal disco « Breaktrough », su cui il
prof. Konstantin Raudive ha inciso una serie di voci di
trapassati, di fantasmi, selezionate tra le 72 mila ch' egli
afferma di aver captato. E una voce di fantasma sarebbe
stata incisa anche in Italia! L'Inghilterra, con i suoi arcifamosi spettri - persino elencati e catalogati in Guide
per gli iniziati - è sempre stata il paradiso della Magìa.
I maghi e le streghe assommano a decine di migliaia: si
parla di 30 mila, 12 mila dei quali soltanto a Londra,
dove sono concentrati nel loro quartiere (o loro ghetto?) in
Harley Street e lì sorgono i loro floridissimi « convents »,
in cui praticano riti vecchi di decine di secoli.
Intorno ad essi, si addensa lilla fittissima rete di affari
diretti o indiretti. Una consultazione costa dalle quindicimila alle quarantamila lire, a seconda della « celebrità»
del mago o della strega. Ma gli occultisti arricchiscono
soprattutto con la vendita di « ferri del mestiere », poiché
tutti anelano di diventare maghi da sé. Un mazzo di
carte fatate si può avere con duemila lire e una sfera di
cristallo, con le istruzioni per l'uso, vale sulle quindici mila