degli istituti di credito speciale sono cresciuti in questi quattro anni del 75,4 %,
quelli diretti ad investimenti nel Mezzogiorno si sono incrementati solamente
del 57,5%, raggiungendo al 31/1211978 (v. Tav. 5) una consistenza di 14.708
miliardi di lire (quota corrispondente al 27% del totale nazionale).
La minor crescita registrata dagli impieghi degli istituti di credito speciale nel
Mezzogiorno è imputabile soprattutto all'andamento degli impieghi nei confronti delle industrie che, a fronte di un incremento a livello nazionale del
75,8%, hanno fatto registrare nelle Regioni del Sud e nelle Isole un aumento
pari a solo il 43,1 %.
Nel 1978, in particolare, tale negativa situazione si è ulteriormente accentuata: considerando infatti i flussi netti degli impieghi degli istituti di credito
speciale nell'ultimo anno (v. Tav. 9), si può osservare come solo il 18,2% dei
nuovi impieghi sia localizzato nel Mezzogiorno e come nel settore industrie
tale modesta percentuale sia ancora inferiore, ragguagliandosi ad appena
1'8,5% dei finanziamenti erogati nel complesso alle imprese industriali.
Per quanto concerne poi il credito mobiliare, si può osservare (v. Tav. 10)
come il Sud abbia fatto pochissimo ricorso alle leggi che prevedono crediti
agevolati a favore dell'attività produttiva, eccezion fatta - ovviamente - per
la legge per il Mezzogiorno. AI 31/1211978, infatti, la quota delle Regioni
meridionali di credito agevolato per le medie e piccole industrie (legge n. 623 e
segg.) er~ di appena il 27,9%, mentre addirittura irrisoria era quella riferita ai
crediti all 'esportazione (legge n. 131 e segg.): il 2,7%. Dal momento che
anche per i restanti crediti agevolati la percentuale toccata al Sud è stata del
26,7%, si può ben dire che l'unica legge che abbia fatto giungere consistenti
finanziamenti al Mezzogiorno è stata la 634 e quelle che ad essa sono succedute.
Nel quadriennio preso in esame, la dinamica registrata a livello nazionale e a
livello Meridione è ancora una volta fortemente differenziata (v. Tav. 11): nel
Sud, infatti, i crediti agevolati sono cresciuti del 27,4% (Italia: +58,2%), mentre il credito mobiliare nel suo complesso si è incrementato del 48,1 % (Italia:
+ 70,8%).
" quadro che emerge da questi dati non può non essere definito grave ed è in
realtà specchio fedele della drammatica situazione economica e sociale che
attraversa oggi il Mezzogiorno. Indubbiamente, occorrerebbe spingere molto
più in profondità l'analisi territoriale dei flussi finanziari, al fine di avere un
quadro più completo e significativo dell'allocazione delle risorse nel nostro
Paese.
È un obiettivo ambizioso, questo, che non si intende certo perseguire in questa sede e che altri ha già, del resto, iniziato ad esplorare 1 , denunciando la
tendenza dei finanziamenti a concentrarsi in limitate aree e settori e nel comparto delle medie e grandi aziende, con più facile accesso agli istituti pubblici
o privati situati all'esterno dell'area meridionale, e la conseguente polarizzazione dello sviluppo che si viene inevitabilmente a determinare.
Lo scopo di queste brevi note - e dell'intero Convegno - vuole soltanto
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