non residenti regionali e viceversa, sostanzialmente i rapporti con gli Istituti di Credito Speciale; - il movimento dei titoli, quindi la sottoscrizione da parte di non residenti regionali di titoli emessi da Istituti di Credito Speciale o da imprese regionali; - i movimenti interbancari. Il primo dato è stato determinato essenzialmente attraverso l'incrocio dei dati della Centrale Rischi della Banca d'Italia. Per quanto concerne il secondo punto, cioè il movimento dei titoli non di Stato, non si sono registrati rilevanti movimenti nel periodo 19771980 (periodo in cui il mercato non «funzionava»), ma già nel 1980 ed ancora nel 1981 ed '82 il peso di questa posta è aumentato in connessione con la ripresa del mercato finanziario. I movimenti interbancari, per contro, sono più facili da stimare ed in certa misura meno significativi da un punto di vista economico, perché non danno conto di grossi cambiamenti nella struttura, consistendo piuttosto in pareggi di liquidità. I principali risultati della ricerca Il saldo globale della Bilancia dei Pagamenti del Piemonte è il primo dato da analizzare: esso è risultato stabile nel periodo (circa 590 miliardi nel '77,940 nel '78,640 nel '79 ed 830 nell'80). Ciò non deve stupire dato che questo «saldo» di bilancia dei pagamenti rappresenta l'esigenza di scorta di base monetaria dell'economia piemontese ed ha un significato limitato in quanto si «aggiusta» sulle esigenze dell'economia attraverso i movimenti descritti. Elemento d'analisi significativo è invece il «saldo del conto con i paesi esteri». Anch'esso è stabile - rispettivamente 2200, 2300, 2500 e di nuovo 2300 miliardi nei quattro anni considerati - tuttavia esaminando la distinzione tra partite correnti e movimenti di capitale si percepisce qualche segno di mutamento. Infatti il «conto corrente» con l'estero, cioè il saldo nello scambio di merci e servizi, è passato dai 1900 miliardi circa del 1977 ai 1400 circa dell'80 dopo essere salito a circa 2500 nel 1979. Nell'80 quindi il Piemonte ha registrato una sostanziale riduzione dell'attivo delle partite correnti con l'estero. Altro fatto di rilievo è che il conto dei movimenti di capitale, che sostanzialmente fino al 1980 ha contribuito in modo poco significativo al saldo con l'estero, ha visto in questo ultimo anno sa lire a 1000 miliardi la sua consistenza tramite l'apporto netto dei finanziamenti sul mercato internazionale. Perciò il conto estero appare stabile perché vi è stata importazione di capitale e non perché ha «tenuto» il saldo corrente della Bilancia dei Pagamenti. Il «conto con il Settore Pubblico» al contrario di quello con l'estero, è sempre in passivo per il Piemonte. 13