LA BILANCIA DEI PAGAMENTI
DEL PIEMONTE
NEL PERIODO n-so
Alfonso Jozzo

Il «saldo della Bilancia dei Pagamenti» e la «creazione di base monetaria» a livello regionale coincidono ed è pertanto possibile la ricerca del
segno e della consistenza del saldo della Bilancia dei Pagamenti di singole regioni attraverso un approccio che analizzi i flussi dei mercati
monetari e finanziari locali.
Affrontando il tema in questi termini, cioè di analisi della Bilancia dei
Pagamenti regionale attraverso la valutazione di flussi di base monetaria, deve essere richiamato il lavoro pubblicato nel 1962 da Occhiuto e
Sarcinelli (1) che tentava di stimare - per la prima volta - i flussi monetari intercorrenti tra Nord e Sud per l'anno 1959.
Lo studio si riprometteva di «indagare se rispondesse o meno al vero
l'asserto che il risparmio delle provincie meridionali affluiva a quelle
settentrionali», secondo un 'affermazione tipica della tradizione della
scuola meridionalistica, che però fino a quel lavoro non aveva trovato
una conferma empirica. La via seguita fu quella di operare dal lato dei
movimenti monetari e quindi, sostanzialmente, di analizzare attraverso
la stanza di compensazione della Banca d'Italia, il verso e la dimensione dei flussi finanziari. Escludendo infatti il trasporto materiale di valori
(banconote, titoli, ecc.) attraverso i confini regionali, tutte le altre transazioni finiscono prima o poi per transitare attraverso la stanza di compensazione: dall'analisi di questi movimenti si può stimare il saldo del la Bilancia dei Pagamenti.

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