Pont S. Martin. Ponte romano. Particolare della spalla occidentale.
     Una sola ghiera rimane a testimoniare l’esistenza di un altro ponte gettato sul torrente Marmore, che scende dalla valle del Cervino. Si incontra a Chàtillon e colpisce anche di questo monumento l’ampia luce dell’arco che raggiungeva i 15 metri.
     Non è il caso di fornire altri dettagli, oltre quelli che sono apparsi nella recente pubblicazione di Vittorio Viale su Aosta, in questa stessa collana, per il ponte esistente alle porte di Aosta e che attraversava il corso del Buthier. Mi sia lecito ricordarlo come uno degli esempi piuttosto insoliti per la valle d’Aosta di arco « scemo », ma soprattutto per « l’esagerata » struttura del basamento rinforzata dai piloni sulle quattro testate, che trova una giustificazione soltanto nelle repentine piene di questo impetuoso torrente.
     Anche di quello che può essere considerato il più singolare esempio di ponte romano esistente nel territorio piemontese, il Pondel, appariranno notizie e riproduzioni fotografiche nel volume che seguirà la citata monografia su Aosta. E’ il caso soltanto di ricordarne il caratteristico aspetto con una vecchia stampa e di sottolinearne la duplice funzione di acquedotto e di ponte nonché il suo rapporto di monumento privato (come precisa l’iscrizione) con gli impianti per il prelievo dell’oro.
24