IV, 2; fig. 24.
Stato attuale cTun soffitto a stucchi e pitture nella Reggia di Diana.
IV, 2; fig. 25.
Stato attuale delle decorazioni dei « ripiani ornati di statue, e stucchi », contras-segnato (3) nella pianta (IV, 2; fig. 20).
Nella tavola a fronte:
IV, 2; fig. 26.
Stato del soffitto del Salone di Diana a Venaria Reale dopo i restauri del 1961. Al centro i dipinti di Jean Miei, con le didascalie di Emanuele Tesauro.
« Delle caccie ti dono il sommo impero » dice il cartiglio sotto Giove che elegge Diana, dea della caccia, in questa « Aula Regia ».
« Soccorre anco il nemico un cor gentile», è il commento all’aiuto dato da Diana a Bacco (nel tondo di destra).
« Più che la forza un bell’inganno è in pregio», è la morale dell’episodio di Tigrim.
Negli altri otto dei dieci scomparti figurativi si contemplavano le favole di Britomarte (« A chi al nume è fedel, fedele è il nume »), di Phaenissa («Folle, ruba le tazze, e beve il mare»), di Giunone (« Chi vuole, chi non vuole, chi sta a vedere »), di Cen-chrin («E pur erra talor, chi errar non vuole»), di Ampelo (« ciò che mi fa superbo, è il mio castigo »), di Calisto (« O non prometti, o non mancar di fede »), di Atteone (« Chi vuol troppo veder, vede il suo male»), di Orione (« Basta un piccol nemico a gran vendetta»).
Nelle pagine seguenti :
IV, 2; figg. 27 H- 36. Carrellata sugli stucchi delle pareti nel Salone di Diana a Venaria (IV, 1; fig. 40).
IV, 2; figg. 37 e 38.
Scene mitologiche su dettato di E. Tesauro nella camera angolare (8) verso giardino della Reggia di Diana a Venaria (IV, 2; fig. 17 e IV, 2; figg. 37 e 43).