nobiliare, entro le mura eporediesi nel gioco Comune e casa Biandrate, quello sostenuto dal vescovo e questa fiduciaria della corona di Svevia (III, i).
Nuova, decisamente, la struttura del contado entro il quale i paesi franchi vennero a costituire alternative liberatorie per chi volesse immigrarvi fuggendo dai borghi feudali d'origine.
Tuttavia chi non abbia dimestichezza col Canavese chissà cosa si figura fossero queste strutture urbanistiche; qui furono generalmente borghi di modesta entità che la denominazione stessa classificava tra le piccole cose edilizie: ricetti. Queste, benché modestissime strutture aggregative, qui tra le due Dorè (ed anche fino al Sesia, ché si dovrebbe trattare insieme il problema per Ivrea e per Vercelli), costituirono un grandioso fenomeno che non può trascurarsi. La dimessità rurale viene nobilitata oggi storiograficamente solo perché i ricetti furono moltissimi e costituirono sistema territoriale di spettacolare effetto sulla fantasia dei geografi. La densità dello standard di servizio che fornivano fa piacere al sociologo.
Busano, Salassa, Vialfrè, Oglianico, Lombardore, Barbania, Levone, Villanova di Mathi e Mathi stessa vedono rinchiuse nelle loro mura protettive dalle sessanta alle ottante cellule e dai quattromila ai seimila metri quadrati di sedime edificatorio. Nelle cellule si offriva un servizio di provvisoria intangibilità al bestiame ed ai mandriani, alle derrate ed ai contadini.
Leynì, San Benigno, Ozegna, Magnano non realizzano un totale di duecento cellule ed il sedime edificatorio è circa di seimila 4- sedicimila metri quadrati.
Aderentemente al concetto strutturativo che deriva dalla definizione, la planimetria del ricetto rurale è semplice (II, 7; figg. 6 e 7); fin troppo semplice nella finalità di suggerire attenzione estetica e per poter imprimere soggezione quale bene culturale da conservare come si conservano i cosiddetti monumenti nazionali.
In altre parole la gente, che vi abita con mutato spirito organizzativo e con esigenze di confort contrastanti, imbruttisce l'ambiente. Tale ambiente sarebbe sceno-
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