gettare in cielo una raggera a sei braccia, partente da un centro volta regolarmente esagonale e pervenente ad un esagono d'imposta assai irregolare, ma comunque dotato di incredibili virtù prospettiche e dinamiche (V, 2; fig. 9).
Dunque, accantonando la congettura d'aggiunti ornamentali a stucco, inessenziali per l'immagine architettonica, si ritorna agli essenziali elementi costitutivi dello spazio architettato.
I muri e le finestrature sapienti bastano a creare quel chiaroscuro e quel luministico effetto di contrasto che evidenziano un disegno conduttore della speciale struttiva immagine. Parlano alla mente ed al cuore i grandi arconi, specialmente i due longitudinali scavalcanti il
V, 2; fig. 7-
Il tamburo della cupola portato da quattro piloni e la volta nervata dell'abside (V, 2; fig. 3).
Alle pagine seguenti: V, 2; figg. 8 e 9. Vedute interne del santuario di Loreto a Montanaro dal presbiterio verso la facciata e dall'arco trionfale al coro.
V, 2; figg. 10 e 11. Scorci mostranti la organizzazione spaziale delle intercapedini tra le guaine murarie interna ed esterna, segnalata dall'ombreggiatura.
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