La ristrutturazione urbanistica dell'itinerario prese avvio con il novembre 1622 per proseguire nella primavera successiva e fino all'estate 1624.208
A un percorso tradizionale integrato nella natura circostante subentra così, con intervento deciso, il taglio rettilineo e trionfale di una strada allargata e munita di conveniente scolo per le acque piovane. Questo approccio grandioso al monte sacro distoglie l'attenzione del pellegrino dal paesaggio, per convergerla verso la prospettiva, verso la meta: al tortuoso sentiero dell'esistenza subentrano i grandiosi, superni viali del mistico abbandono.
Il 21 dicembre 1619 il cantiere della cappella dedicata alla conferma della regola doveva essere appena iniziato quando mastro Battista Caminada scalpellino ricevette
una caparra di quattro ducatoni per le opere in pietra da eseguirsi secondo una precisa distinta.209 Nell'agosto del
1622	l'artefice percepiva il saldo mentre la fabbrica raggiungeva il tetto.210
Per l'edificio si continuò a lavorare ancora l'agosto del
1623	e nell'autunno di quell'anno venne pagata anche la prima anticipazione per la grata in ferro battuto, una delle più pregevoli del monte, al milanese mastro Stefano Penaggio.211 Nel luglio del 1624 furono ordinati i vetri tondi per la lanterna e nel mese successivo venne messo in opera il pavimento; nell'ottobre era sistemata la vetrata della lunetta sopra la porta; infine le colonne del portico furono condotte da Legro alla fabbrica nel maggio 1625 per essere montate.212
In effetti la costruzione rispecchia uno spirito nuovo
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