S E C 0 li b O 51 pìefia delle buone opere (pirituali, che fon glifrutti degli alberi. Ter que Sio, al proposito noftro, ciafcuno ha da procurare di piu prefìo battere diece uanghe 0 pezze di uigna ben lauorate,che itimi deprezzate,che ¡e la pigritia, & la negligenza mequegiamai a cofa ueruna, nuoce alla uigna mal trattata, gir ¡prezzata,percioche la pigritia ufata in conciarla in uno anno fe ne fente ilpatrone in quattro, & particolarmente ufando fi circa il potare, gr uangare, & molte u*lte gelano le aiti in tal modo,che non fo lamente fi feccano le pampane nuoue, ma anco i ceppi delle uiti,ilche fi co nofee quando non riggitta l’anno feguente,fe no poco,& ben trifto,onde a quefìe tali uigne co fi un’anno abbandonate torna meglio tagliarle di folto terra,che torneràpiuprefto,che dall’alto ,fe fortuite diforteebe fogliano tornare dopo l’effer tagliate. filtri difetti fogliano bauere,'che fon come le ferite, le fpallature, gr guajìature di membra, gr queste fono Storpiature fattele,0 con nanga, 0 con aratro, 0 con zappa. Horjeèlo ftorpiato piuguafìo che il fano, bi fogna che fi tagli tutto quel braccio. Et fe non fia rotto 0 ftorpiato a fat to bifogna che fe gli purghi, gr netti ben la piaga, leuando uia tutto il cat tino,fin che fi giunga al fano ,0 pigli fi Mpechino che non fia falato, gr cuoca fi fin che diuenga cofi jpeffo come mele, gr dopo che fia r afreddato, è ne cefi ario che con ejjò fi unga bene tutta la parte dannata, gr che fitem piaftrifopra con Sterco di pecora 0 fi uitelli, gr fegligitti terra di fòpra in modo che refli bene coperto. Detiefi guardar ben ciafcunapianta, gr maffimamente quando è picchia,che beflia alcuna non la roda, percioche non è cofa al mondo che piu pestifera gli fia, ne che tanto danno le faccia, ma fe per forte la 11 ite fofie rofa, pongafi ben mente fa di fitto ui è qualche occhio fano,& taglifi ilJarmento uicino all’occhio, acciò per effo torni di nuouo a germogliare, che è nero che di effà crefcerà piu in un anno quel che rinafee di nuouo,che della mte rofa,in quattro,gr fe non ui é occhio,0 fi tagli, 0 fi inferifea. ^4dniene ancora che 0 per eccefjiui caldi, 0 eccef fluì freddi alcune uite diuengonoflupide, gr come addormentate, gr non gittanofoglia alcuna. Vedafi quefìe tali fe difotto fono uerdi,gr taglinfi, gr inferifeanfi, percioche nell'alto non han per done habbin a dar fuori, che flan come cieche, &infertandofifubito comincierà a far bene, onera mente fe le dieno duo otre colpi difotto dopo l’effer fi tagliata, acciocbe per quei luoghi tagliati ributti qualche germoglio che ogni uite per doue è Slata ferita ,gitta fempr e, dopo ficuopra tutta di terra. Tarimente quando uien neue(maffimamente nelle terre oue gela moli 0) fe la neue ri mane fopra delle uite, leabbrufeia, grfecca tutte le braccia, gr perciò quando ha neuato bifogna di ¡enotere tutte leniti, & gli alberi di qua G 3 lanche