3S Scritture io della fua età avea giulj. Di graz a fi governi, e tema il fuo nemi-co, perchè è formidabile. Non ho ancor vedute l’ultime fue fritture; ma intendo, che fono in ramo del Sig- Mario, e le vedrò pretto. Io ancora vo ghiribizzando, e tra gli atri problemi fono attorno a inve-fligare come cammini il negozio deH’accelerarfi l’acqua nel dover paf-fare per un canale più ftretto, ancorché il letto abbia ridetta declività nel largo, e nell’angufto. E’ tardi, e non pollo eflèr più lungo, Le bacio le mani, e le prego felicità. Della P. y. M. R, Da Bclloiguardo li 2.7. Dicembre 1629. Servitore djfezionatìjjìmo G. G. LETTERA ORIGINALE INEDITA DI GALILEO GALILEI AL P. AB. CASTELLI Revmo Padre, e mio Sig. Colmo JVÌEntre flavo afpettando lettere dalla P. V. Reverendiflima, m’è pervenuto il trattato dell’acque correnti da lei riftampato con raggiunta delle fue curiofiilìme , e ingegnofe lettere da lei a me fcritte in propofito del lago Trafimeno, e del Diluvio univerfale, regiftrato nelle fagre carte. Per lo che la ringrazio della memoria, che tiene di me, e del procurare , che il mio nome non s’eftingua, ma lì vada continuando nelle memorie delle future genti. Il libro mi fu mandato dal Sermo Gran-Duca fubito che l’ebbe ricevuto, ed io immediatamente mel feci leggere, ed in particolare quella parte, che non era nella prima ftampa. Il Lettore fu il Molto Reverendo Padre Clemente di S. Carlo delle Scuole Pie, Scrittore anco de’ prefenti verfi, per meno tedio del quale farò breve colla prc- fen-