i 14. DEL GOVERNO DEI BOSCHI, go, che la rende fintile ad una fida gelatina. L’organizzazione della detta fiofianza col renderli che ella fa più vifibile, compa* rifce erbacea ; divien poi confidente , e fi osile all’ albume ; e quella tunica d’imperfetto legno, coll’ attaccarli che ella fa all' altro legno da lei ricoperto , accrefce la di lui groflezza : abbia-* mo provato nella F'tftca degli alberi, che nel medefimo anno fi formano molte tuniche nelle piante. Gli Arati annuali, che fono molto più fenfibili di quelli , di cui abbiamo ora parlato , fi formano dall’ aggregazione degli Arati fottili , li quali fi poflono agevolmente vedere : mettendo nell’acqua dei legni infraciditi , potremo Aaccare li detti Arati che verranno via in fottiliffime laminette . Un gran numero d’ altre efperienze, ed offervazioni, che poffono vederfi nell’Opera citata , provano , che l’accrefcimento degli alberi in altezza fi fa -fidamente coll’ efpanfione del germe rinchiufo dentro i botto« ni , che i Giardinieri chiamano /’ occhio dell’ innefioQuefia parte, che è un ramo in piccolo, è tenera , e capace d’ efpanfione ; vedefi nei germi dei femi ; ella è contenuta nell’interno delle Cipolle ; in lomma, la gemma efce dai bottoni, come il tenero alberetto efice dal ième. Ella è una fofianza erbacea, ed efpanfibile, che da tutte le fue parti fi difiende , finché l’interno fuo fia diventato legno ; ed allora ella ceda di dilatarli . Ciò che abbiamo detto adeifio intorno al modo, con cui le piante crefcono in lunghezza , ed in circonferenza , badar deve a far capire cofa debbafi penfiare circa la divcrfa qualità dei Bo-fchi fecoudo le loro diverfe età . Per acquifiare un’ idea della firuttura degli alberi , bifogna dunque figurarli un certo numero di coni legnofi alcuni più grandi degli altri , e che a vicenda fi cuoprono : quello del primo anno refia coperto da quello del fecondo,; quello del fecondo dà un terzo ec. Quefii coni fi unifcqno tra di loro per via di alcune laminette intermedie, le quali, come accenneremo nel Capitolo, in cui trattali della forza del legno, non fono così forti, come lo fono le tuniche legnofe; e quefie lamine appunto fono le prime a di-firuggerfi in quei legni, che refiano lungamente elpoAi alla pioggia, o all’acqua corrente d’un fiume. Ma non bifogna mai dimenticarli , che quando ciafcheduno di quefii coni è formato , più nqo crefce nè jn lunghezza , nè in groffezza. Come, per efempio, il primo cono d9 una Quercia di cento anni è d’un legno di cent’ anni , e 1’ ultimo cono è d’ un legno d’ un anno ; di modo che nel detto albero trovali del legno d’ogni età, cominciando dall’uno fino ai cent’ anni ; daf che conclude!! , che fe perchè il legno fia buono , abbia di bi, fogno