L I B, 1. CAP. V. 105 ]e troppo minute efperienze non potevano praticarti nelle Bofca-glie, e ibpra degli alberi grandi , mi contentai di fare fopra là fcorza di alcuni di etti delle tacche per rifcontrare i luoghi, ne’ quali vi fotte più umido, fpecialmente tra il legno, e la fcorza. Succede tal volta che le radici fono più inzuppate di fugo , di quello fia il corpo dell’albero, e che pure talvolta i rami hanno più fugo del tronco , o il tronco più dei rami. Ciò nafce, perchè alcune di quelle parti fono più , o meno efpoile , o al Sole, o al vento, o a mifura che fa tempo buono, o cattivo ; di modo che nel folto deiBofchi, e facendo bel tempo, ho trovato che il tronco era molte volte più umido dei rami; e quando avea piovuto, nafceva il contrario. Quando dopo un tempo frefco compariva il Sole , la parte efpoila al Sole trovavafi in fugo, e l’altra parte rivolta all’ombra non era in fugo. Con tutto ciò ho ottervato li 17. Aprile , che quella parte degli alberi cipolla al Sole era meno in fugo , di quello fotte il retto degli alberi ; e ciò certamente nafceva acaufadelcalorvivo, il quale a mifura che egli eccitava il movimento del fugo, una forte trafpira-zione andava diflipando l’umidità ; perchè gli alberi da quella parte erano caldi fenfibilmente. Ho anche ottervato , che alcuni alberi, il di cui pedale era difefo dai cefpugli dall’ imprettione del Sole, erano da quella banda in fugo. Li 21. d’Aprile, ettendo il Cielo un poco coperto di nuvole, perchè fpirava un vento fettentrionale , tutte le parti degli alberi erano in fugo; ed ottervai agli 8. del medefimo mefe , giorno in cui faceva un freddiflimo vento fettentrionale, che la cima de’ detti alberi che flava efpoila al Sole, era più in fugo, che il difotto, che flava all’ ombra . Provano quelle efperienze , che quando 1’ aria è fredda, il Sole eccita il moto del fugo in quelle parti da lui rifcaldate : che quando l’aria è calda, e molto potente il Sole , li eccita talmente la trafpirazione delle Piante , che l’umido del fugo fi diflipa là dove batte il Sole ; ma che quella trafpirazione , la quale fembra, che diflìpi il fugo, lo fa anche falire più copiofo, quando però le radici fieno in un terreno umido abba-flanza per fupplire alla detta diflìpazione. 2. Gli alberi efpofti a Levante devono trafpirar meno degli alberi efpofti a Mezzogiorno ; non folo perchè non hanno per tanto tempo il Sole, il quale non ha tanta attività la mattina , quanta ne ha verfo il mezzogiorno ; ma anche perchè quando il Sole comincia ad agire fulle foglie, fono ette ordinariamente coperte dalla rugiada, la di cui umidità diminuifce la trafpirazione, Non fono per altro gli alberi efpofti agl’ inconvenienti d’una troppo abbondante trafpirazione , le non quando nei tempi afciutti fpi-rano i venti ardenti del Levante. 3. La O \