C l*o ) vigilanza , e dia i -convenienti provvedimenti, relativamente alla indecenza delle vesti che usano cd ai mestieri eh’ esercitano, non degni del Sacerdozio ; ma questi ordini sono rimasti del tutto inadempiti con somma ammirazione di S. M. che non ha veduto essersi da veruno degli Ordinar] dato alcun riscontro della esecuzione degli ordini sopradetti. Or non potendo l’animo religioso della M. S. tollerare ulteriormente così fatto disordine nella classe di soggetti, che in vece di edificazione, come pur sarebbe loro dovere , sono ai popoli di scandalo, e di pernicioso esempio, vuole assolutamente S. M. , che tutti gli Ecclesiastici, che indossano impieghi non decenti al loro carattere, ne siano prontamente destituiti; che siano poi privati di qualunque officio , tuttoché non indecente , i possessori di Beneficj residenziali , che non riseggono presso delle di loro Chiese ; e che similmente sieno rimossi da qualsivoglia impiego gli Ecclesiastici, che abbiano interamente abbandonato il di loro stato senza autorizzazione Canonica. Dell’ adempimento di che la M. S. chiama responsabili tra il termine di un mese i Capi delle amministrazioni, dipendenti dai diversi Ministeri , dalle quali riconoscono gl’ impieghi, e chiama egualmente a rispondere gli Ordinari , che tra lo stesso periodo di tempo non avranno rispettivamente mandata una nota distinta di tali Ecclesiastici. Informata poi S. M., che taluni preti facciano nel vestire uso d’insegne prelatizie , o vescovili, o forse anche maggiori, senz’ averne legittimo privilegio , ha comandato , che restino loro affatto vietate le insegne accennate , sotto la responsabilità de’ proprj Ordinar] ; i quali se avranno bisogno della forza per farsi ubbidire , la chiederanno nelle Provincie ai rispettivi Intendenti, e nella capitale al Prefetto di Polizia. Vi partecipo questa Sovrana risoluzione per vostra intelligenza , e per lo corrispondente adempimento nella parte che vi riguarda. Il Ministro Segretario di Stato degli Affari Ecclesiastici . . Marchese Tommasi. c ' ‘JU'