DEL V OPERA. 47 prezzo comune di io carlini al tomolo, in due modi può quello prezzo crefce-re, o ibernare. Il primo è per parte de’ bifogni. Facciamo, che noi creichia-mo di botto di un milione di bocche ; e che reftino quei 16 milioni di grano* àvrem bifogno d’un quarto di più di grano} ond’ è , che a quella proporzione monteranne il prezzo. Ma fé di botto ci riduciamo ad avere un milione di anime meno ; sballerà il prezzo del grano in quella medefima ragione. L’ uomo è quello, che dà la (ùrgente , e il primo tenore a i prezzi : perchè il prezzo non è, com’ è detto , che un rapporto delle cole con i Tuoi bifogni, L’ altro capo è pel grano ilelfò, Se quei Tedici milioni un anno diventino 24, il prezzo fia cinque carlini : e fe fcemino ad 8, il prezzo farà 20 ; come fe fiano 4 , il prezzo farà di quattro ducati. Il medelìmo fia detto di tutti i generi, e di tutte le Arti. E' la natura , che ci dà i bifogni* dunque è la natura che ci fa (limare le cofe , che fervono a i bifogni * e perciò è la natura , che filili i prezzi. L’indizio de* bifogni delle perfone è la voce delle perone * e f indice de bifogni della nazione,