( v ) della veneranda, antichità. La Sicilia in £>mrrra. colla fa a felice lunazione, co’ Tuoi prezioiì prodotti , coll’ induììrìa , e col Commercio Teppe in que’ tempi felici ìntereiiare tutto il Mondo, e meritare di eflfere chiamata la più fertile, la più felice e famofa ìfola del Mediterraneo . Se fi eccettuano le fonimita delle più afpre Montagne , non v’era allora qui palmo di terreno, che non folle coltivato» .Non erano concenti gli antichi Siciliani delia naturale fecondità delle Terre ; eli! vi aggiungevano l’opera dell’ arte, del travaglio , e dell’ induftria . La Navigazione fù qui Tempre mantenuta in fiore. Non v' è Storico antico , che non ci ricordi le grandi popolazioni di Sicilia , il fuo vìfpettabilìftuno numero di naviglj, e le fue forze per mantenere la pace, e peraccrefcere Tempre più gli interef-fi , e la Felicita della Nazione . Cosi F Itala divenne grande , ricca , e glorìofa , cosi fir gnoreggiò il mare, e lì refe neceiìàrìa alla Nazioni più colte e potenti» Ma dopo che Coilan-tino il ¿¿rande trasferì il fuo trono in Oriente, foggìacque la Sicilia alle più Lineile invafionì de’ Vandali, e de’ Goti , e venne moltiiììmq a. perdere del fuo antico fplendore , c Commercio. Alle invafionì dei Goti , e dei Vandali fi aggiun-fero poco dopo le Scorrerìe de’ Saraceni, i quali dopo molte iìragi , incendj e rapire qui flabìlirono il loro dominio col più grave dìicapì-to delle Arti, del Commercio , e della Popolazione C). Quando una Nazione è opprelìa e co-a l fìer- ( * ) NM perù cw dìfc-apiìù dei la ^grtetitura. I Saraceni fi fecero qui un ìmptgnfì dì coiti vare /