3 1 . alla Savoia, quali vanamente ancora differendone l’omaggio. Ampio campo costì il consiglio, ed il valore di questa generosa stirpe dischiudono agl’istorici fasti. Bramerei io quivi farne al mio discorso adornamento, ma dal mio assunto troppo lunge fra le tante sudate lor glorie, contumaci perigli, e travagliosi trionfi sariami forza spaziare. Voi Piemontesi Provincie, eh’ oggi così tranquille delle sue palme al rezzo posate , mentre 1’ arti migliori, la sicurezza, la felicità vi ridonò intorno, voi non tacerete però la virtù della mano , che v’ ingentilì, vi sostenne, v* arricchì, vi difese. La memoria degl’ antichi diritti delle J pfm.1* chiese di Torino sulla Città, e sull’ alpi ^niè\a cagionò le rivolte dei loro Vescovi ai Conti Taut. e li trasse per sino a tingere più volte la mano sterminatrice nel sangue delle loro agneliaj fluttuava per altro sul mal paziente, sdegnato popolo il lor potere. Cercarono di raffermarlo colla frode. Ardeva ai tempi di Umberto III questo paese dell’ astio de’ Guelfi , e Gibellini. Sosteneva Umberto il partito del Papa, Barbarossa venne in il tetto patrio fuggendo coll’insidiate spose, i vecchi padri ì teneri figli. Le multe, i dazi, i pesi d’ogni sorta a questi orrori aggiunti finivairo d’aggravare la già troppo misera lor condizione.