DELLE MATERIE

    jf°3* Quando è Sovrano da chi debba effer guidato 5 Ivi . Sua incapacità nella condotta di certi affari ¡> Ivi . Di quale importanza Ha , che negli Stati popolari fia ben fatta la divifione , che fe ne fa per ciaffi , t- i. p. 104. 1 i'uoi fujSragj debbono efser pubblici , t. 1. t. ic6. Suo carattere , t. 1. p. 107. Dee far le leggi in una Democrazia , ivi . Quale fia il fuo Stato in un* Ariflocrazia , t. r. p. 108. E’ utile , che in un* Ariflocrazia abbia qualche influenza nel governo, t. 1. p. io9. E’difficile che in una Monarchia egli fia ciò che l’Autore chiama virtuofo ; perchè, t■ 1. p. m. e feg. Come negli Stati difpotici fia al coperto delle rapine de’Miniilri , /. 1. p. 133. Ciò, che negli Stati dii potici forma la lira ficurezza , ivi, e feg. La crudeltà del Sovrano talvolta lo folleva, ivi . Perchè fi diiprezzi la fua franchezza in una Monarchia, t. 1. p. 142. Ritiene per lungo tempo le buone maflime, che ha una volta abbracciate, tom. 1. p. 158. Può egli in un» Repubblica eifer Giudice de’ delitti di Lefa JVlaeftà, t. 1. p. 114. Le leggi debbon porre un freno alla cu-pidiga, che lo guiderebbe ne’delitti di Lefa Mac-ilà, tom. 1. p, 215. Cagione dei luo corrompimento,' t. 1. p. 263. Non dee in uno Stato libero avere la poteftà legislativa: a chi debba confidarla , t. t, p. 326. Sua affezione per li buoni Monarchi , t. 2. p[ 29. 30. Fino a qual fegno debbafi caricare d’ impofi-zioni , t. 2. p. 40. Vuole che fe gli faccia illufione nell’efazione delle impofizioni : come fi pofl’a conler-vare quella illufione, t. 2. p. 41 E’più felice fotto un governo barbaro, che fotto un governo corrotto, t.t. p.49, LA SUA SALUTE E’LA PRIMA LEGGE, t. 3. p. *19-
                             Popolo d'Atene . Come folle divifo da Solone , tom. 1.
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                             Popolo dì Rema. Suo potere fotto i pr.mi cinque Re, tom. 1. p. 341. e feg. Come ILbiliiie la fua libertà , t. 1. p 344. e feg. JLa iua potenza foverchio grande era cagione dell* enormità deli’ ulura , tom. 2»
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Popolo nafeente . E’’incomodo il vivervi nel celibato : non lo è l* avervi figliuoli : in un popolp formato ie-gue il contrario, f.3. p. 8.
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