X 81 )( attrezzi rurali, e saccheggiati i fondi, su cui s’era dapprima stabilito, cacciava dai poderi e dai campestri abituri il misero confinante, e faceva lo stesso guasto di prima, sicché lo sconvoglimento, la fuga, 1’ emigrazioni erano continue, e cresceva ogni giorno l’abbandono, e lo squallor delle campagne (i). Ottaviano finì di rovinare l’Italia col dividerla nuovamente quasi tutta ai suoi Veterani (:)• Egli sperava di riempire in tal maniera il voto della popolazione, ma il disordine si accrebbe senza rimedio . Cotesti soldati di ogni nazione, Galli, Germani, lllirj, e Numidi, senza affetto per l’Italia , che riguardavano non come patria, ma come lor preda, e un guiderdone dovuto ai loro servigj, cercarono di smungerla e di prederla, in cambio di coltivarla. Come mai cotesti veterani potevano all’ improvviso passar volentieri dalla picca alla marra? Avvezzi agli onori, alle largizioni, e ad arricchirsi in un giorno con poca fatica, mal soffrivano il fastidio della vita oscura e campestre, e le lunghe, assidue, e minute cure del padre di famiglia e dell’agricoltore, che non può mai rendersi agiato, se non col tempo, e con una paziente ed ostinata industria, e parsimonia. 11 sudar sulle dure glebe, il mangiar parco, e l’incallir sull’aratro era ben egli diverso dal seguire pomposamente il carro de’trionfanti, o dall’assistere agli spettacoli, e ai passatempi di una capitaci Omnia furfwn deorfwn mifcebantur crebrìs mìgratìonìbus &c. App. Ioc. sup. cit. (2) Italiam propemodum univerfam tranfcribi vetaraitis z$c. Id. ibid. 11