89 fallito dolofo, dal fallito innocente ; il primo dovrebbe efler punito coll’ iilefla pena, che è af-fegnata ai faliificatori delle monete, poiché il falfificare un pezzo di metallo coniato, che è un pegno delle obbligazioni de’Cittadini, non è maggior delitto, che il falfificare le obbligazioni ftefle. Il fallito innocente dovrebbe efler cu-ftodito come un pegno dei fuoi debiti, ovvero adoperato nelle opere lue in ifconto, ma nutrito , ed alimentato da’ creditori medefìmi. Quello è il folo cafo, in cui la remiffione delle parti oifefe può alibi vere dalla pena delia prigione, la quale è piuttoflo un oggetto privato, che pubblico, e civile, anzi che criminale. Mi rellano ancora due quellioni da eia- ¿fin • minare : L’ una, fe gli Afili fieno giulli, e fé il patto di renderli fraile Nazioni reciprocamente i rei fia utile, o no. Dentro i confini d’un Paefe non dev’ eflervi alcun luogo indipendente dalle Leggi. La forza di effe feguir deve ogni Cittadino, come l’ombra fegue il corpo. L’impunità, e l’Alilo non differifcono, che di più, e meno, e come F impreflione della pena confine più nella ficurezza d’incontrarla, che nella forza di elfa, gli Alili invitano più ai delitti di quello , che le pene non allontanino . Moltiplicare gli Afili è il formare tante piccole fovra-nità, perchè dove non lono Leggi, che comandano, ivi poflbno formarfene delle nuove, ed op- M polle