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   ta dalla debbita fommiffione , pari alla Sincerità dovuta al Merito ed Uopo del Reale Servizio . E con metterli all’ Efame puramente e femplicemente le Cofe , non già le*Perfone ; alle quali tutte li profelTa e proteina ogni dovuta Stima , e Venerazione .
Che poi le Materie , gli Argomenti, le Scoverte , le Pro-meffe , han Cofe al maggior fegno utili , nocella rie , inter recanti , e meritevoli della piu feria Attenzione del Legislatore ; vale a dire coerenti ai Gloriofi Difcgni e Cure Paterne del Re Noftro Signore ; fpero io , che fi vedrà chiaramente da tutto ciò che verrà efpofto y e pro-pollo in quella Memoria .
E qui fi farà ufo di Ragioni le più naturali , e le più chia- . re . Si efporrà il Vero Buono, eh1 è più fepolto , quantunque fia il più necelfario : Quel Buono , che debb’ edere per sè ilelTo, e non quale è femplicemente fuggerito dall’ Autorità . Si farà Ufo di quel Metodo, che èpiù naturale , e che più fi conviene , parlando in via Deliberativa più , ehe Giudiziaria ) in via Politica animata dallo Spirito della Vera Morale , più che in via Legale : Via che rende facili e chiare le Cofe difficili ed ofeure ; e.fovente refe tali dai Labberinti di quella lorte di Giu-rifprudenza , che sì poco fi adatta alla Felicità degli Stati. Io vo dire fpecialmente , allorché fi vuol fare impre-teribil Sifiema di quel, che fi trova già fatto, e fcritto , comunque ei fia ; fenza prenderli impaccio di ciò , che pel vero Bene de’ Popoli, per la più valida Confervazion dello Stato , e per la Verace Gloria e compita Poífanza del Principe ; avrebbe dovuto , e dovrebbe farli, dirli > e fcriverii.