E Commercio del Pane • *5 concorrenti ceffono di moltiplicarli, perchè-vi farebbe dello [capito ; ed è tanto peggio per quelli allora che azzardano,o tanto peggio per alcuni altri , fe i nuovi venuti ottengono la preferenza , perchè non è potàbile di tfeirne del pari) come dicono gli artifti, a cagione del cattivo lavoro f o delle taflè che autorizzano a vender di più ; la libertà , e là concorrenza fanno giuilizia alP uno* e impedifeono P altro. Al contrario poi in un corpo privilegiato , quando la moltiplicità , anche ec-cesiìva, è tollerata , e in qualchè maniera provocata come un rimedio al privilegio efeluiivo * ne refulta necelfofia-mente che tifano uri indtiftria maggiore per non metterci del fuo ^ degli intrighi, e dei moaopolj per ottenere delle taffey cioè a dire la permisiione di vendere di più*e in quelle tajfe voi troverete che uno degli elementi del calcolo farà necelfariamente il numero dei privilegiati, e che la ne-ceflità di ripartire la lusfiftenza d* una famiglia fopra una pratica mediocre , farà una delle Caufe del rincaro * E così da un pregiudizio lì cade infallibilmente in un altro , quando il principio è cattivo . Il fatto poi è, che il Commercio del pane dovrebbe elTere aC-folutamente libero, ed il titolo di fornaio non