Libro Primo . 29 fioiie de’ quaranta Dottori : La Sorbona pure fi radunava per dire il fuo Pentimento dottrinale fopra di ella, e dichiarolla fcandalol’a, temeraria , ingiuriofa al Papa, e ai Vefcovi di Francia , favorevole alla menzogna , e allo fpergiuro, e atta a rinnovare il Gian-fenifmo , e di più ordinò , che fe alcun Dottore della Facoltà fcri-veflè, o pubblicane qualche cofa, che folle oppofta a quella cen-fura, renerebbe da efl'a efclufo, come anche i due Dottori, che_j fin’allora avevano perfiftito nel mantenere la fottofcrizione da eflì fatta del cafo di cofciemza, fe non la rivocafl'ero dentro un mefe, ne farebbero efclufì per il folo fatto, e privi di tutti i diritti del Dottorato. Inrifguardo al P. Quenel furon prefe tutte lemifure per reprimere l’arditezza , e la violenza de’ fuoi trafporti. Era già più di un anno, che l’Arcivefcovo di Malines l’aveva denunciato alla fanta Sede , con fupplicare Sua Santità a procedere giuridicamente contra di lui. Non era molto, che il Vefcovo di Apt aveva condannato le RifleJJioni morali y con proibizione di leggerle fotto pena di fcomu-nica da incorrerli per il folo fatto . Finalmente la fua condotta veniva ofi’ervatacosì d’appreflò , che il fuo procedere fece fare poco buon augurio per il fuo libro. Si feppe , che egli aveva ricufato collantemente di fottofcrivere il Formulario, e fi dava per certa la fua ritirata nel Brabante per fot-trarfi alle pene dovute alla fua difubbidienza. Si aggiungeva, che tra lui, e il Signor Arnaud v’era pallata ( mentre quelli viveva ) una ilretta amicizia, e che dopo la morte di quello Patriarca del Partito „ elio n’era divenuto il capo s diceva!! inoltre, che vellito da fecolare, e im pollili de’ nomi finti, non ufciva dalli fuoi incogniti nafcondigli, che per farli de’feguaci, mettendo fottofopra con lefuefatire tutti i Paefi Baffi cattolici. Tutti quelli rornori, che i fuoi difenfori procuravano d’acquietare li eran talmente verificati,che allarmarono di bel nuovo l’Arcivefcovo di Malines, perchè fcorrendo frequentemente il P.Quenel nella fua diocefi, quello Prelato era interell'ato più d’ogni altro a prevenire i danni della l'eduzione . Perciò egli aveva fubito ri-foluto di denunciarlo al Papa, ma poi riflettendo, che la flradapiù certa, e più ficura era di averlo nelle mani*, aveva fupplicato il Re di Spagna a dar ordini ben predanti di farlo arredare, e approvando S. M. i motivi addotti, ordinò al Marchefe di Bodmar, che in af-fenza dell’Elettor di Baviera comandava in Fiandra, di afficurarlì della perfona del P. Quenel. La difficoltà era di fapere il luogo, dove egli flava , perche fpeflò l’andava cambiando, e per lo più non fi faceva vedere, che ai fuoi amici, non men difficile era il conofcere la fua perfona, che lo fcoprire la fua dimora. 1 finti nomi, de’ quali fervivafi, erano di Fre-fpe3 z. Settembre 1705- MonGg.Uber* to Guglielmo de Prefipien . Mandamento dì Monfignor Foretti de’ Co-longue Vefcovo di Apt ly. Ottobre 1705; Cauf. Quenel pag.