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DI PAOLINO
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co poi ciò fu li ventitré di Giugno , li Fiorentini, che erano tornati da Pifloia , cavalcato in Valdarno a un Caflello, che fi chiamava Piano di tre Vigne , che 1’ aveano tolto i Pazzi Bianchi, e Ghibellini, ed e ranvi entro i Pazzi Guelfi, e Ghibellini , e facean guerra , e flettervi tanto.che l’ebbero; avvegnaché per tradimento, che fi dille , che fece uno Carlino de’ Pazzi per danari , che n’ebbe, e flando ivi l’affèdio, fu tokaj cjanghereta del Conte da Battifolle , che è un Caflello molto forte in Valdarno per li Bianchi, e Ghibellini, e diffcfi , che ’1 tradì, c diede loro un Ser Lapo Notaio , eh’ era Vicario del detto Conte» per certi danari , ciac n’ebbe; Ed in quello tempo adì quattro di Aprile,«(fendo quel Meffer Carlo San-zaterra tornato in Firenze al bando del detto Meflèr Podeflà , ed effendoli per li Neri fatte grandi , ed orribili abominazioni d’ alquanti de’Bianchi di tradimento , feceli richiedere, e citare , che doveflèro venire dinanzi a lui , e quelli non ‘fidandoli non vollero venire, ma partitoni!, perlaqualcofa e-gli li condannò nell’avere, e nelle perfone, e poi il Comune ancora gli condannò , e disfece, ficcome detto è d’innanzi, li qua li ulciti di Firenze fi puofero, con Pila, e con Arezzo, che erano a parte Ghibellina, e con Bologna, che la reggeano li Bianchi , ed aiutati dacofloro, e da altri Ghibellini, molta guerra fecero a Firenze ; facendo Fi renze anche contro a loro guerra , e difendendoli coll’aiuto de’ Luce bell, Sanefi, Pra teli, c Samminiatefi, e di Colle , e di San-gimignano, e di Volterra, e fpezialnrente nel Contado , e nelle parti di Pifloia, guadandola infino alle mura , e togliendole gran parte del fuo Contado .
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Nel milletrecentodue fu fatto Podeflà di Firenze Meffer Gherardino da Gamba-ra (i) per fei meli, ed entrò adì 21. di Giugno, perciocché a Meffer Cante convenne , Jafciare la Segnoria , prima che non dovea dì dieci, ed andonne per certa briga, e guerra, che fi cominciò ad Agobbio, Qpeflo Meflèr Gherardino andò nell’ olle , che era ancora ad affedio in Piano di tre Vigne , e poi adì quindici di Luglio s ebbe il Ca-ilello. per tradimento di Carlino, come detto è , ed entrandovi dentro , furono morti la maggior parte per li vicini, e nemici lo-
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DI PIERO.
ro, e prelì ne menaro ottantaquattro uomini, ed otto fanciulli, de’quali fu impiccato uno de’Bronci di Valdilìeve , che avea nome Pertuccio Graffo , ed un altro de’pre-fi fu propaginato , e gli altri furono prigioni. Diceafi allora, che v’avea entro da fé* cento uomini in fu, fanza le.femmine, ed i fanciulli. In quell’anno fu caro in Firenze il grano , che vi valfe lo ftaio ioidi ventitré , o più del buono, E poi adì venti di Luglio tornaro li Fiorentini a Montaccenico ad ode ; perciocché alquanti degli Ubaldini u-fciti di Senno (zi erano fcorfi per lo Contado rubando, e fletterò dì tredici , e disfecero allora li Fiorentini più Caftella degli Ubaldini, ciò fuoro Senno , Sant’ Aga“ ta, Lapo, e Santa Croce, e tutte le Ville d’ intorno a quelle . E poi dì quattro di Ago-fto andaro li Fiorentini a Rivalle , che va era ancora l’ affedio predetto , e vennerne quelli, che v’ erano, e poi adì fei di Settembre sì ebbero li Fiorentini Serravalle a patti -, perciocché non fi poteano tenere , s' arrenderò ad eflère pregioni , e furon pre-gioni da quattrocentofettanta . E poi adì dieci di Settembre andaro li Fiorentini a Mont9, Agliari , un Caflello di Valdigreve , che ’1 teneano i Gherardini, e rubavano, e facear» guerra,ed aveano rotta la firada, ed andando que’Gherardini , che v’ eranp dentro, diedero il Camello a patti, che ne riebbero Dino, un loro conforte , che era pregione, e disfecer lo Caflello, e que’ di entro fe n’ andarono , falve le perfone . /Incora poi dì, ventuno di Settembre quelli di Montaguto. da Querceto, yn Caflello di BaldinaGcio, ch’era in Mugello, per dirette, e per paura sì l’abbandonato, ed andaronfene di notte.
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Nel milletrecentodue ancora fu fatto.
Podeflà uno Romagnuolo , che avea nome Folcieri da Calvoli Cai, ed entrò in Calen di Gennaio. In queflo tempo del mefe di Febbraio li Fiorentini ratinarono gente da Siena , da Lucca, da Pifloia, da Prato, e da Bologna, e d’altrove, e sì andaro per fornire Lacerino, un Caflello del Contado da Arezzo, che ’1 teneano i Fiorentini, ed in quella andata prefero la Troiana ,e Montuoz-zi del Contado d’ Arezzo, e la Cicogna , e Caflel Vecchio degli Ubertini , e Pazzi adì. diciotto di Giugno, ed. altre Ville» e tutte le
(i) Altri il dicono Gherardo, e fu da Brefleia , rammentato di fopra .
(i) Altrimenti Senni , luogo tra ’1 Borgo a San Lorenzo , e Scarperia , poffeduto dagli Ubaldini anche nel 1371. come da Scritture preffo di loro .
(3) Fu di Forlì , e durò il fuo. uficio dal dì primo Gennaio del 1301. fino al primo dì di Gennaio 1303. per effervi flato confermato per i fecon di fei meli. E qui è da Papere, corae tie IP Archivio de’ Padri di S.. Maria Novella io ho letto una Bolla di Papa Benedetto XI. data iv.
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id. Aprilis 1303. diretta al Poteflà , al Capitano, ed a’Priori , e Gonfalonier di Giuftizia, dov’ei propone per i fecondi <5. meli di quello Hers’ anno 1 303. < come da elfi ne era flato pregato ) quattro Soggetti per Podeflà , e in primo luogo, fe folle piaciuto, Nobilem fyrum dsleclurp (ilium Antonium de Fife traga de Laude , O fe no Guiddckinum de Bonghi; de Pergamo , ovvero Marti num de la Turre de Med.olano , O 11-nalmente Guillelmottum de Frujeiatis de Novara : ma in cambio piacque a’Fior, di confermare quello , che ci era. V. di flotto.