553 C R O N poteffe effere foccorfa da quelli del campo de’Fiorentini, fubitamente con grande parte del Popolo di Pifa, e con tutti li foreftieri foldati ufeitidella Città, li mandò vedo quello luogo, dov’era la detta badia, ma come quelli del campo, eh’ erano dall altra riva del fiume, videro andare coloro verfo quella badia, fubitamente alquanti caporali di gente d’ arme entrarono in certe barche molto valenti, e tirandoli dietro alquanti poderolì cavalli, pafiarono nella detta badia,e giunti guardarono verfo quella parte, donde li ni-mici veniano loro addoffo , e come conob-bono li nimici venire fanza alcuno ordine , e tutti ifeioverati, e con poco provvedimento. Di che elli fubito con quelle brigate di gente appiè,ebaleftrieri .cheeranonella detta badia «ufeirono loro addofiò , e con poca fatica gii vinfono ,e cacciorongli in fuga verfo la Città, e più di feffanta n’uccifono , e ben dugento Pifani prefono, e poi tutti fi ritornarono con grande allegrezza nella badia. E così addiviene a quelli,che non fono con buono ordine guidati. Come furono prefe più navi, che veniano per entrare in Pifa con più quantità di grano. CAP. VI. COme è detto , li Pifani mandarono in Cicilia a comperare grano, e altrove, e aveanlo condotto vicino a Pifa in più luoghi. Ma poiché furono certi, che in Pifa non pbteano entrare nè per terra, nè per acqua ; di che quelli Cittadini Pifani , che le guidavano, dihberarono di partirfi quindi, e andartene altrove , e vendere il detto grano , e così feciono. Ma poiché furono partiti , per gran fortuna di mare , per forza di venti, e contro al loro volere furono condotti quad nel Porto di Pifa .La qual cofa veggendole galee de’Fiorentini, che quivi vicine erano , eh’erano quattro galee, e due galeotte , e tre brigantini, e una nave incaftellata, e armata , e tutte erano Genovefi, e foldate da’ Fiorentini. E Meffer Gudare Grimaldi n’e-ra Capitano, fubitamente armatili , e con-cifi le cominciarono a combattere^ con po ca fatica le prefono tutte adì ventidue di Maggio. Avevavi fufo dumila moggia di grano,e molte altre cofe , le quali tutte guadagnarono , che furono di affai valuta . E 1’ altre galee de’Pifani, eh’erano con loro, fuggirono in alto mare, e camparono . E ancora quelli medefimi dì fei barche cariche di vettovaglia , che veniano di verfo Genova per entrare di furto, e di notte in Pifa, furono prefe da quelli di Livorno, e li Pifani nulla cofa riebbono allora. A B ICA 554 Come li Fiorentini elefono per loro Capitana di guerra Meffer Luca del Fiefco , il quale, come giunfe nel campo , e ricevuto il bufone, provi de a tutto. CAP. VII. LI Signori Priori, e Gonfaloniere della Iu-dizia infieme co’ Dieci della Balia, perchè meglio fofi'e guidata la loro gente dell’ arme, che affediava Pifa ,eleffono per Capitano di guerra Meffer Luca dal Fiefco da Genova, perchè gli ebbono buona fama di lut, eh’ elli era valente, e favio uomo, e dieron-gli affai brigata , e buona provvifione. Lo quale fanza venire a Firenze n’ andò nel loro campo, e quivi ricevute le infegne del Comune , e il badone della Capitaneria > ed elli poi con grande follecitudine provvide poi a tutte le cofe bifognevoli, e al campo . E perchè niuna cofa poteffe di furto entrare in Pifa, fi pofe col fuo campo il più preffo, che potè, e allato alle mura della Città , perchè feppe, che pure di notte v’ era alcuna cofa niella , che venia da Lucca . E que do fu cagione di non avere li Pifani fperanzadi potere edere di nulla fornici. Come la gente de' Fiorentini ebbono a patti il La fello di Vico Pifano ,e per lungo afe dio. CAP. Vili. Avendola gente de’Fiorentini lungo tempo affediato il Caftello di Vico Pifano, e molte volte l’aveano combattuto con molti ingegni atti a tali cofe , e non 1’ aveano potuto avere, e con groffe bombarde 1’ a-veano fpogliatodi parapetti delle mura, tantoché fufo non vi fi poteva Pare; e ancora con le bombarde , e con le briccole aveano dentro al Caftello tutte le cafe abbattute qua-fi affatto , e molta gente vi era morta , uomini, e femmine, e fanciulli dentro, e però quali tutti li Cittadini abitavano nelle caverne fotterra ,e anche di quelli di fuori n’e-ra morti molti. Ma pure del mefe di Luglio vedendo, e conofcerdo li Cittadini di quello Caftello,che li Pifani non li poteano {occorrere, nè aiutare di nulla , e dentro non v’era rimalo da vivere, fe non pochi dì, feciono patto con la gente de’Fiorentini , che fe non foflbno foccorfi da quel dì infino adì fed ici di Luglio, eh’elli fi arrenderebbono , falve l’avere, e le pedone loro. Quello patto feciono li Cittadini di Vico , non perchè elli eredeffono efière foccorfi da’ Pifani, ma folo per onore di loro, che s’ arrendeano, e diedono per iftatichi dodici de’ migliori Cittadini del detto Caftello, e poi adì di-ciaftètte di Luglio fi arrenderono, e dierono il Caftello alla gente de’Fiorentini. Aveano li Cittadini del detto Caftello patita grande fame, e niciftà grandiflima per non venire foc-