101 libro q meta del Carroccio ledono bianca, che era_. 1 A ( b ) de F¿efolani 1 arnie loro, & dove portavano una Luna diedra ; ma alla detta arme-commune levarono il Giglio bianco, & la Luna ctleftra , rimanendoli cosi dimezata , rolla & bianca; & fecero.leggi & ftaniti communi vi-véndo a una fignona di due Coniòli cittadini col configlio del Senatorio era di C. huomini a migliori della Città, come era l’ufo de’ Romani dato & conceduto a’ Fiorentini. Et così ciebbe in quc tempi molto la Città di Firenze* di popolo & di potenza per lo disfacimento ¿ella Citta di Fiefole, & per li Fiefolani che_ vennero a habitare in Firenze, ma però noie, era di gran popolo a comparatione d’hoggi , che la Citta era di (c) picciolo cierchio di mura , come dicemo adrieto, &■ fi può vedere ; sì che non vi havea il quarto habitanti che v’ha-hoggi a’noftri tempi; & Fiefolani erano allhora molto fcemati, 8c chi n’andò in una parte, & chi in un’ altra, quando Fiefole fu disfatta- ; ma pure la maggiore parte fe ne venne a habi-tare a Firenze, & pure diventòe grande & grò fifa Città a quei tempo, ma per molti 'legnali , che troviamo, ella non era per la metà, che I’è hoggi. Et nota, perchè i Fiorentini fono hoggi & Tempre in Icilma, & parte, & divifione tra loro, che non e da maravigliare ; l’una ragione fi è, perchè la Città fu riedificata, come dice-mo di fopra nel Capitolo della fua riedificatio-ne, lòtto la iìgnoria & influenza del Pianeta di Marte, che Tempre conforta a guerra, & a divisone; l’altra ragione più certa denaturale fi è, eh’ e’ Fiorentini fono hoggi Urani di due popoli, così (d) diverfi di coftumi & natura, & tempre flati nimici per antico, ficome era il popolo de’ Romani, & quello de’ Fiefolani ; & ciò potemo vedere per ifperienza vera per le_ diverfe mutationi, & partigioni di fette, che_ poi che detti due popoli furono congregati in_ (e) uno, fono divenute in Firenze di tempi in tempi, come in quello Libro faremo mentione. CAP. VII. Come alla Città d? ( a ) Firenze Jt fecero le feconde D cierchie delle mura , & di fojffl, & di fleccati . DApoi che Fiefolani tornarono in gran parte a habitare in Firenze, come detto ha-vemo, la Città fi riempiè molto di gente, & di popolo, & crefciendo Borghi, & habituri di (b) fuori delle cierchie vecchie, poco tempo appreifo convenne di neceflità che la Città fi ere-fcellh di cerehie più larghe ; 6c prima fi fecero folli & fleccati, 8c poi al tempo d’Arrigo Terzo Imperadore fi fecero le feconde mura, ac- U A R T O. ioi ciochè le boi-gora, & accrefcimenti di fuori per le guerre, che (o) apparivano in Tofcana, per cagione del detto Arrigo, non potelfero efiere prefi & guaiti, & la Città più tolto affiliatane da’ nimici. Et però a quel tempo, nell! anni di Chriito MLXXVÌII. come inanzi incidendo le Hiftorie faremo mentione , cominciarono i Fiorentini le nuove & feconde mura, cominciando dalla parte di Levante alla porta di San Piero Maggiore, ( d ) la qual fu alquanto dietro alla detta Chiefa, mettendo il Borgo di San Piero & la Chiefa predetta dentro alle nuove-mura, 8c poi riftrignendofi dalla parte di Tramontana . Poco ( e ) dilungi, ivi preffo alquanto feciono gomito a una poftierla, che fi chiamava la porta a Bertinelli per -una fchiatta, che vi habitava in quello luogo così nominata; poi feguiro infino alla porta di Borgo San Lorenzo, mettendo San Lorenzo dentro dalle mura ; poi apprettò hebbe due poftierle, l’una alla forca-di campo Corbolino, l’altra fi chiamò la porta del Bafchiera, confeguendo poi infino alla porta di San ( f) Polo, & appreffo feguendo infino alla porta alla Carraia, ove fece fine il muro in full’ Arno, ove poi fi cominciò & fece uno ponte chiamato il ponte allaCarraja per lo nome di quella porta; & poi feguendo le mura— non però troppo alte, in fu la riva d’Arno, mettendo dentro ciò eh’ era di fuori delle mura-vecchie, ciò era il Borgo di San Brancatio, & quello di Parione, & di Santo Apoftolo, 8e di porta Santa Maria infino al ponte vecchio. Et poi feguiro fu per la riva d’Arno, infino al cartello Altafronte . Di là fi partirono alquanto le mura dalla riva d’Arno, sì che vi rimafe via in mezo , & due poftierle, onde s’andava al fiume. Poi faceano canto, volgendoli dove è hoggi la cofcia del ponte Rubaconte, & quivi alla rivolta havea una porta, che fi chiamava la porta de’ Buoi, perchè ivi di fuori fi iacea il mercato de’ Buoi, che poi fu nomata la porta di Meffer Rugieri da Q,uona , però che i detti da Quona, quando verniero ad habitare— la Città, fi pofero in fu la detta porta. Poi fe-guirono le mura dietro alla Chielà di San Jacopo tra le foffe, perchè era in fu’ folli fu così nominata. Poi feguiro le mura infino al capo della (g) piazza, eh’è hoggi di Santa Croce , & quivi havea una poftierla, che andava all’ Ifola d’Arno. Poi ( h ) feguendo le dette per la via diritta, che va dalla piazza detta infino alla Capella dello altare maggiore di San Piero, ove fi cominciarono. Et così hebbe alla Città di Firenze, le nuove mura, V. porte di qua dall’ acqua per li V. felli, una porta per fello , & più poftierle, comedicemo di fopra. Oltr’Arno havea tre Borghi, i quali tutti e tre (i) cominciavano al capo di là dal ponte vecchio ; l’uno fi (b) de’ Fiefolani ; ma avevanvi dentro una Luna cileitra . Ma nella detta arme comune levato il Gilio bianco, e la Luna , e fu pur dimezata . (c) piccolo fìto, come fatta è mentione. Et anco- ra fi vede al primo giro , e non vi avea abitanti il quarto che v’ è oggi . I Fiefolani erano molto fcemati , e alla disfattone ai Fiefole molti fi difperfono ; e chi andò in una parte, e chi in un’ altra ; ma i più ne vennero a Firenze ; e pur fu grolla Città al tempo d’allora. (d) diverti di modi e Tempre. ( e ) uno, avennero in Firenze di tempi in tempi, come in quello Libro ornai più llefamente fi farà mentione . CAP. VII. (a) Firenze crebbe So cierchio prima di folli, e Tom. XUL E Seccati, e poi di mura. ( b ) fuori della vecchia , e piccola Città , poco. f c) appartano in Tofcana per cagione. ( d ) le quali furono . ( e > poco lungi al detto borgo fece gombiro . ( f ) San Pagolo . ... (g) piazza dinanzi alla Chiefa de’ Frati Minor» detta Santa Croce . ( h ) feguendo per linea diritta le dette mura fanza niuna porta o poftierla ritornando infino a San Piero Maggiore , ove è oggi la Capella dell’ Altare Maggiore della detta Chiefa, ove cominciarono . Et cosi ebbe la Città nuova di Firenze di quà dall’ Arno V. porte per li V. felli • (i) cominciavano al ponte vecchio di là da Arno: l’uno fi chiamava, e chiama ancora Borgo. H %