-i-71 — . - - - éhe’l detto Imperadore fé obligava (a) infra uno anno adoperrebbe , che’l Soldano de’ Sara-cini a’fuoi comandamenti renderebbe la Terrai fanta d’oltre mare . E’I detto Papa vedendo le infinite fcufe , & vane promiflioni dello Impe-radore , domandò i detti Ambafciadori , fe di ciò fare haveano autentico mandato, i quali appuntarono piena procura a tutto ( b ) promettere & obligare fono bolla d’oro del detto Im-peradore. Et come il Papa l’hebbe a fe, in pieno Concilio, & prefente i detti Ambafciadori, abominò Federigo di tutti e XIII. articoli fo-praditti colpevole, & per ciò confermare, diflè: Vedete fedeli Chrifliani , fe Federigo tradifee._> fanta Chiefa, ¿r tutta la Cbriflianitade, che fecondo il fuo mandato ùgli profera infra uno anno di fare rendere & reflituire la Terra fanta al Soldano, che la polfiede, affai chiaramente fi mo-fira, che’l Soldano la tiene per lui, a vergogna di tutti i Chrifliani . Et detto fuo fermone , il Papa incontanente fece (c) publicare il fuo procedo contro il detto Imperatore, & condannol lo, & fcomunicollo ficome heretico & perfecu-tore di fanta Ghiefa , aggravandolo di piò crimini dishonefti contra lui provati , & privollo della fignoria dello Imperio , & del Reame di Cicilia, & di Puglia, & dijerufalem, affolven-do tutti i fuoi Baroni 8c fudditi ¿’ogni fideltà & faramento ; e fcomunicò tutti coloro, che_, l’ubidiffono, o li deffero ajuto o favore, o più il chiamaffmo Imperadore, e’1 detto procedo fu fatto a Leone fopra Rodano nel detto Concilio H anni di (d) Chrifto 1141. Le principali cagioni, perchè Federigo Imperadore fu feommu-nicato , furono IV. La prima che quando la_, Chiefa Io inveiti del Reame di Cicilia & di Puglia, Se poi dello Imperio, giurò alla Chiefa (e) davanti a’fuoi Baroni, & davanti lo Impe-radore Baldovino di Goftantinopoli, & a tutta la Corte di Roma, di difendere fanta Chiefa in nitti fuoi honori, 8t diritti contra a tutte genti, , dlJr!Ìe d debito cenfo, 61 di reflituire tutte le poileffioni & juridittioni di fanta Chiefa; delle quali cofe fece il contrario, & fu fpergiuro, oc commiffe tradimento, fk villanamente, & a torto mfamo Papa Gregorio IX. & fuoi Cardinali per fue lettere mandate per l’univerfo mon-r°-' j , 2 ragi°ne fu, perchè ruppe la pacete fatta da lui alla Chiefa , non ricordandoli della perdonala a lui fatta delle fcommuniche , & deih alta misfatti per lui operati contro a fanta Uueia, & a quelli , che furono con la Chiefa SI i11'“,?"* pace Siurò dl mai n01^ offenderli ne in havere, ne in perfona, & di ciò fece tutto il contradio : che tutti li difperfe o Se ° eflli0,ì0r0 » & le loro fam° g ie , & non reflituio a Tempieri Se Spedalieri dettT" oarp1^1 °n' PCr [Ui occl,Pate, le qEali nella detta pace per patti havea promelTe reftituire_ & rendere , & lafciò per forza vacanti XI fc Rmor^nelloT più Ve^ovadi & Badie fenza Kettou nello Imperio, & Reame , i quali be- PaS' ?nJ;lfC'aVa poiredcre a C(>loro , a cui il SS §& viof C°nCIdutl degnamente, facendo perfone r &§raadi ilorfionl aUe facce gitone recandoli a piati dinanzi a’fuoi Balii & Cm f™*« • U terza cag«e fu ¿„fi! DI G I O V A N A io ( b 1 tutto potere obrigare. pmyicare. (d) Chrifto MCCXLV. adi XVII di r-, 11 iaCS! “Sì“i • che N I V I L L A N I 172 crilegio , cli’e’ fece , quando per le Galee de* Pifani, & per lo figliuolo Re Enzo, fece prendere i Cardinali , & tanti Prelati in mai e , 8c tenere morendo in diveriè & afpre ( f) carcere; & perchè egli fu trovato congiurato in più articoli di herefia contra la noftra Fede ; & di certo egli non fu Catolico Chriftiano , vivendo tempre più a iùo diletto & piacere , che a ragione o giufta legge , & Tèmpre participando con Saracini ; e poco o quali niente ufando la_^ Chiefa, o uficio divino, & non facea limofina. Sì che non fanza cagioni grandi , & legittime^ fu deporto & condannato ; con tutto che molta moleftia & perfecutione faceffe a fanta Chiefa, poi che fu condennato, ogni honore, grandezza, ftato, potenza , in poco tempo li levò Iddio, & moftrò contra lui la fua ira, ficome innanzi faremo mentione. Et pèrchè molti fecero [ueftione, chi haveflè il torto della difcordia__. dalla Chiefa allo Imperadore, & di cui fi foiTe la colpa , o di Federigo , o della Chiefa ; a ciò refpondo , udendo le fue fcufe per fue lettere, & per dimoftratione di miracolo divino fi moftrò apertamente , che lo Imperadore hebbe. il torto palefe, 8cDio ne moftrò aperta &vifibile vendetta fopra lui, & fua progenie dopo il fuo male fare. CAP. XXV. Come il Papa fece eleggere nuovo Imperadore contro a Federigo. DEpofto Federigo Imperadore , & condannato , come detto havemo di fopra , il Papa mandò alli Elettori (a) d’Alamagna in_ quello anno a eleggere il Re de’ Romani , che doveffero eleggere fenza indugio nullo nuovo Imperadore nello Imperio ; & cosi fu fatto , i quali eieflbno Guilielmo Conte d’Olanda valente Signore , al quale la Chiefa diede le lue forze , & feceli rubellare gran parte d’A lamagna , & diede indulgenza & perdono , ficome andaffe oltra mare a chi foiTe contro a_ Federigo Imperadore. Onde in Alamagna heb-be gran guerra tra’l detto eletto Re Guiliel-mo d Olanda , & il Re Currado , figliuolo di Federigo . Ma poco durò di là la guer-ra , perchè fi mori il detto Re Guilielmo li anni di Chrifto ..... & regnò in Alamagna u detto Currado , il quale dal padre Federigo Imperadore era fatto eleggere Re de’ Romani , come facemo mentione . Di quella fententia Federigo appellò al fucceffore di Papa Inno-! cenzo , & mando lue lettere & meffaegi per l tutta la Chriftianità , dolendoli della detta fen-!tenzia, 8t inoltrando, com’ era iniqua, ficome IapPare la fua pillola, la quale ¿etto il det-t0 Mastro Piero delle Vigne, la quale comincia, detta la falutatione : Avvegna che noi crediamo corritnce novella Ma confiderando la verità del proeelTo, & delle opere di Federigo fatte contro alla Chiefa, & (b) della fùa ineft-tol.ioa .Vlta » e§h & colpevole , & degno della privatone , per le ragioni dette nel detto prore ’ 1 /01 per 1,QPere cominelle per lui appretto la fua privatane. Che fe in prima era —-------. ftato (e) dinanzi a’ fuoi Baroni, e dinanzi. 't > carcere • La quarta cofa fue, perchè eeli trovato e convinto in più § cap. xxv. ( ’ fer,!.' ’“li ■'“«■> »ekgg„ei, (b) della fui diffòluca, e ingatolica fede, e vii