5*r DI GIOVANNI VILLANI 9t il detto Marchefe, onde il detto Marcheiè fu cac- A to guadavano, il quale Otto con grande poten-ciato di Roma, il quale per lo ciuccio mandò luoi M r ■ è, r>.._ -----—-------i ~ J----i----------------------- ambafciadori alli Ungari, 8t feceli paflìue in italia i quali con grande moltitudine venuti, quali tutta Tofcana & terra di Roma diflruiTero 8e guadarono, uccidendo mafchi & femine. & quali tutto il teforo portarono via ; ma poi da’ Romani furono cacciati, & ogni (b) anno s’andava in Un-garia a guadarli & guerreggiarli . Et apprello regnò Lottieri in italia VII. anni, & al fuo tempo fu grande difcordia & guerra in Italia , & la Città di Genova fu prefa & dilìrutta da’ Saracini ¿’Africa nelli anni di Clirifto DCCCC-XXXII. & uccifono & prefono tutti li huomi-ni 8c tutto il Teforo di Genova ne portarono in Africa. Et l’anno dinanzi che i Saracini pad fallerò , apparve in Genova una fontana , che abonde voi mente gittò làngue, il quale fu fegno della loro futura diftruttione. Apprettò Lottieri regnò Imperadore il terzo Berlinghieri , con_ Alberto fio figliuolo XI. anni. (guelfi furono Romani, & fignoreggiarono afpramente Italia , oc prefe Alunda Imperadrice moglie che fu del detto Imperadore Lottieri fuo anteceflòre , & miiTela in pregione , acciochè non fi rimaritafTe a lignote', che gli toglieflè poi la fignoria dello Imperia per fuo (c) hereditaggio. M CAP. V. Come fallì lo’mperio alli Italiani. A Otto Re d’Akmagna , a richieda del , , , ^ deda Chieia , per le difcordie_, dei detto Berlinghieri , & de’ Romani & de’ tiranni d Italia, fi mode d’Alamagna , palfando in Italia con gran potenza, & cacciò dello Imperio Berlinghieri, 8c tralTe di prigione la detta Lnpeiadnce & fpofoila a moglie nella Città di Pavia la quale donna fu di gran bellezza; ma fi rp ^etto Be;Il0ghieritornò nella grafia d’Otto, ^ lendeli, k fignona di Lombardia, falvo la Maica Irivigiana, & Verona, & Aquilea che k ntenne a fé, & ntomoffi (a) nel?a Magna , fedi la hebbV dett0 Otto molte battaglie con li Ungati, & fconfiffeli, & vinfeli, & recolli a fua fignona. Ma lui dimorando in Alamagna pe°r foafom figliuol° dl Berlinghieri per ina fot za & fignona, col feguito de’ nobili fonisi r‘/ece fireApa ”tav'“ Vii P ’ c,he fu nomato Papa Giovanni X V qu,ae fu huomo di mala vita M? uSlavfTenteleÌemÌne’ & ^ciaVa & ¿In* «f « p o » ciie Berlinghieri 8c Alber- (c?PTbPf"o«ttdS.per gli Romani «’andava. in Alamagna. C A V. (b) tegnendo piuvicamcnte. | tia venne in Lombardia , & prefe il detto Ber-j linghieri, & mandollo in pregione a Baviera , I & quivi vilmente finì fila vita. Alberto fi fuggì d’Italia per paura d’Otto , e’1 fuo figliuolo Papa Giovanni fu depoi to ; 8c nel detto Berlinghieri Alberto finì lo’mperio alli Italiani , il quale per VI. Imperadori era durato LIV, anni, poi che vacarono i Francefchi ; 8c mai poi non fu nullo Imperadore d’Italia , 8c tornò lo’mperio alli Alamanni , come manzi faremo mentio-ne * Se ciò fu nelli anni di Cliriito intorno DCCCCLV, In quel tempo che regnarono nello’mperio i Francefchi , & poi li Italiani , appretto la morte del buon Carlo Magno, molte Se diverfe mutationì* hebbe nella Chieià, per sì fatta maniera che talhora (c) erano due Papi , Se cacciando l’uno l’altro per la forza, che_ havea l’uno più che l’altro, chi dallo Imperatore , che regnava, & chi da pcfìènti tiranni , Se dii da grandi Romani , gran tempo fu in grande tribulationi, Se iòifma la Chieià.; e con guelfo molta guerra & difTenfione hebbe , & battaglie per tutta Italia in diverfi tempi ; per fa qual co fa. ^ lo fiato 8e fignoria de’ Romani venne ogni dì calando, & diminuendo, onde la noitra Città di Firenze , che era camera de’ Romani & dello Imperio di Roma , per le fo-pradette cofe non potea moilrate nè fpirare le ue forze in tutto il detto tempo, pei òche i Fie-oJam foro nimici vicini fempre teneano con lo mperadore, & con li altri figuori tiranni, eh’ erano rubali & mmici di fanta Chiefa & de’ Romani ; onde i Fiefolani faceano guerra , & fatano guerreggiare la Città di Firenze , accio-che non potette crefciere nè formontare a loro; ma come piacque a Dio , con tutta la guerra Fiefolani, & delli Imperadori , & ribelli di a poco’ ? FtfC?fCeVa‘’ * WicavaTpoco &mokì!f0e venia calando & diminuendo, molta buona gente di Fiefole lafciarono ( dà habitare di quella per lo gran pogS £ to/ fe/0 'fT, «F™ aei piano , & del fiume d’Arno ; & imoaren che abbatterono i tiranni’di Tofana & di So° n°. mamfi T ,TPV° di tornò al?, lì“ !d ( c ’ "sàa fa iktÌìV" ■ & talora acecare pi °a’faÌ CCeUd° m°ri (d) l’abitare della CiJ deiPo^.