35 DI GIOVANNI VILLANI /emendo poi fua partita Antonio & Petrejo , incontanente il feguiro con loro hofte per lo piano , sì che il Topragiuniero nel fopradetto luogo, & Metello da l’altra parte fece mettere guardie (g) a’ partì delle montagne, aecioche non poteiTe per quelle partane. Catiiinaveggenti così riftretto, & che non potea fchifare la battaglia, li mille alla fortuna del combattere , egli & fuoi con grande franchezza & ardire^ , (h) nella quale hebbe gran ragliamento di Romani dentro, & di imbelli & Fieiòlani; alla_ fine dell’ afpra battaglia , Catiiina fu in quel luogo di Piceno feonfitto & morto con tutta., fua gente. Et il campo rimafe a’ Romani con dolorofa vittoria, per modo che i detti due^ Confoli con XX, a cavallo fcampati fanza più, per vergogna non (i) ardirono tornare a Roma . La qual cofa da’ Ra mani non li potea_, credere, fe prima i Senatori non vi mandarono per vederne il vero ; & quello trovato, gran-diflìmo dolore (k) hebbero i Romani. Et chi quella hiiloria più apieno vuole trovare, legga il ( 1 ) Libro detto Saluftio Catilinario. I tagliati & fediti della gente di Catiiina iic-ampati di morte dalla battaglia, tutto flirterò pochi, fi ri-dufiero (m) dove è hoggi la Città di Piftoja . Et quivi con vili Inibitaceli ne furono i primi dubitatori per (n) guarire di loro piaghe. Et poi per lo buono fito, Se graffo luogo ( o ) mul-tiplioando li detti habitanti, i quali poi edificarono la Città di Piftoja, St per la grande mortalità, & (p) peftilentia, che fu appreffo a_. quello luogo, A di loro gente & de’ Romani, le puofero nome Piftoja ; 8t però non è da maravigliare, fePiftolefi fono flati & fono gente., di guerra fieri, & crudeli, ( q ) & tra loro 8c con altrui, effendo fratti dal fangue di Catiiina , & del rimafo di fua così fatta gente ifean-fitta & tagliata in battaglia, XXXIII. Come Metello con fue militie fece guerra a’ Fiefolani. DApoi che Metello, il qual’ era in Lombardia preffo alle montagne dell’ alpi Apenine, nelle contrade di (a) Modena, udita la. feonfitta, Se morte di Catiiina, tortamente venne con fua hofte al luogo, ove era fiata la battaglia, Se veduti i morti per iftupore della di-verfa 8c grande mortalità temette, maraviglian-dofi, come di cofa impoflìbile. Ma poi elli Se la fua gente ugualmente fpogliò il campo de’ fuoi Romani come quello de’ nimici, rubando ciò, che vi (b) trovaro, 8e ciò fatto verniti verfo Fiefole per affediare la Città. I Fiefolani vigorofamenteprendendo (0) l’armi ufeiro della Città al piano combattendo con Metello 8e (d) con fua hofte, 8c per forza il ripinfero, 8e cacciare di la dal fiume d’Arno con grande '3* danno di fua gente, il quale co’ fuoi in fu 'li colli, overo ripe del fiume s’accampò; e’ Fiefolani con loro hofte fi mifero dall’ altra parte del fiume d’Arno veriò Fiefole. CAP. XXXIV. Come Metello & Fiorino ( a ) fconfifjero i Fiefolani . MEtello la notte vegnente , ordinò, & comandò , che parte della fua gente dilungi da l’hofte de’ Fiefolani paffaffono il fiume d’Arno, Se fi riponeflèro in aguato tra la Città di Fiefole & l’hofte de’ Fiefolani ; Se di quella gente fece Capitano Fiorino , nobile cittadino di Roma de la fchiatta de’ Fracchi, overo Flo-racchi, il quale era fuo Pretore ; che tanto è a dire , quanto ( b ) malifcalco di fua hofte. Et Fiorino come per lo Confolo fu comandato, cosi fece : la mattina al fare del giorno , Metello armato con tutta fua gente , paflàndo il fiume d’Arno , incominciò la battaglia a’ Fiefolani , e’Fiefolani (c) difendendoli vigorofamente (d) al parto del fiume , & nel fiume d’Arno fofte-neano la battaglia. Fiorino , il qual’era con la fua gente nello aguato , come vidde (e) cominciata la battaglia , ufcì francamente (f) al di drieto adoffo a’Fiefolani, che nel fiume eoa Metello combatteano . I Fieiòlani fproveduti dello aguato , veggendofi fubitamente affali« (g) da Fiorino di drieto, & da Metello dinanzi, ¿sbigottiti , gittarono l’armi , Se fuggirono feonfitti verfo la Città di Fiefole , onde molti di lóro furono morti & prefi. XXXV. Come i Romani la prima volta affediarono Fiefo-le, & (a) come morì il Duca Fiorino. Sconfitti, & facciati i Fiefolani della riva d’Arno , Fiorino Pretore con l’hofte de* Romani porte campo di là dal fiume d’Arno veriò la ^Città di Fiefole, che vi havea due villette , luna fi chiamava (b) villa Arnina , 8c 1 altra Camerte , overo campo o domus Martis, ove i Fieiòlani alcuno giorno della fettimana faceajio mercato di tutte cole con loro ville 8c tejre vicine. E 1 Confolo fece con Fiorino decreto , che niuno doveftè vendere nè comprare pane, vino, o altre corte, che a ufo di battaglia toilono, fe non nel campo, dove era porto Fio-Dopo quello Quinto Metello mandò incontanente ( c ) a Romani, che mandaftèro gente d arme allo aflèdiodi Fiefole: per la qual cola ì Senatori ordinare, che Julio Cefare, Se Cicerone , & Macrino con più legioni di gente armate doveffono venire allo affedio & deiirut-tione di Fiefole i quali venuti (d), affediare la detta Citta, Cefare porte fuo campo nel colle, ( d ) 8c con fua gente . CAP. XXXIV (a) ifeonfifono. ( b ) Marifcalcho . ( c ) difendendo . ( d ) il patio . ( e ) cominciato la (f) al di dietro adoffo di. (g) per Fiorino. ■ “ > come morì homo X X X V‘ ( = >’ « lato. Camarte. ( d ) affediarono,