« ¿7 . ----..... fé, & provincia , però che vi furo i primi fa-crificacori alliDii con fumo dincenfo detto (i) Tufcio . Venuto Enea nel paefe, richiefe pace al detto Re Latino , & che poteffe habitare in elfo, dal quale Latino fu ricevuto gratiofamente, & non folamente (k) datali licentia d’habitare, ma li promilfe Lavina lira figliuola per moglie, però che per fatale comandamento dalli Dei ha-vea, che la dovelfe maritare a ftraniero, & non a huomo del paefe. Per la qual cagione Se per Lavere il retaglio del Re Latino, grandi battaglie hebbe da Enea, & Turno, & que’di Laurenza per più tempo; il quale Turno uccife in battaglia il grande gigante Pallas figliuolo d’EvaudroRe di fette colli, ove è hoggiRoma, il quale era venuto in ajuto a Enea, & montine la vergine Camilla per mano d’Enea, ch’era ma-ravigliefa in arme. Alla fine il detto Enea, vincitore de l’ultima battàglia , & morto di fua mano Turno , Lavina hebbe per moglie , la_, quale molto amava Enea, Se Enea lei, & hebbe la metà del regno del Re Latino ; & dopo la morte del Re Latino, che poco viverne, poi Enea ne fu al tutto figraore ; il quale dopo la_ morte del Re Latino regnò III. aiuti, & morì ; il modo non fi fa di certo . Quelle Hillorie , Virgilio Poeta pienamente ne fa mentione nell’ Eneide ; & nota, che in ogni Città, che havef-fe renomea, o potentia, havea uno Re , che_ alla comparatione de’ noftri prefenti tempi era ciafcuuo Re di picciolo effere & potentia. CAP. XXIV. Come Julia Afcanio figliuolo d’Enea fu Re appreso lui, &de’fuoi de fendenti. MOrto Enea , Julio Afcanìo ino figliuolo rimafe Re , & Signore ,del regno di Latini , & Lavina moglie d’Eneai rimale groffa di lui di uno figliuolo , la quale per paura che_, Afcanio fuo figliailro non (a) lo uceideiTe , fi fuggì in felve a habitare con pallori, tanto che la fi diligerò-, & fece uno figliuolo, , il quale fu chiamato Silvio Pollumo ; Silvio, perchè nacque infilva, Pollumo perchè la.madre rimale in-cmta di lui morto il padre Enea . Quando Alcamo leppe ove Lavina fua matrigna era & come havea uno figliuolo , ilquale era filo fra-teho mandò per lei & porlo figliuolo', che vernile (b) lenza alcuna dotanza ; Se lei Se ¡1 iuo figliuolo venuti li trattò benignamente , & alla (c) Regma Lavina & al fino figliuolo la-fcioe la figpona della Citta di Laurenza, &elli edifico la tutta d’Alba, o vero. Albania, al tempo dt Sanfone d’Iirael lo forte;la qualeAlbmfia ÌVe £ h0ggI Roma » & quella fec<^ capo del luo regno , & de’Latini uno. co’ Tro-jam ; & la detta Città fece per agurio che quando Enea & elfi, arrivare nel paefe, in <5 luogo dove edifico la Città (d) , trovare fotte uno lecci0 una tr0ja bianca con XXX (e) n0r per £ n0me Tr°P Albana LA v T 0]a kancal ma poi li habi-tanti la chiamato pure Albania , onde pfiRe D I GIOVA K A ( > ) detto Tuf. (K) datogli licentia dubitarvi NOTE AL CAP vYlv lei - ^ cnamSXlV* ( c ) alla Reina . 1 d ) trovarono ( e ) porciellini'. D NÌ VILLANI 2* furono aprc-iTo , come più inanzi faremo mentione . Et il detto Afcanio regnò apreffo Enea (f) XXVIII. anni, & hebbe dui figliuoli; l’uno fi chiamò Julio ,* onde nacque la progenie de' Julii, onde poi furono i Re di Roma, & Julio Cefare , & Catellina & più nobili Romani Senatori , & Confoli furono di quella fchiatta ; l’altro hebbe nome Silvio per lo (g) zio figliuolo di Lavina ; quello Silvio s’inamorò duna nipote di Lavina, & di lei hebbe uno figliuolo, nel qual partorendo ella morì, Se però li fu pollo nome Bruto, Se crefcendo, poi diiàveduta-mente in una foreila cacciando uccife Silvio fuo padre , il quale per temenza del Re Silvio Po-ilumo fi fuggì dal paefe , Se confeguito di fua gente , navicando per diverfi mari arrivò nell’ lfola di Brettagna , che per lo fuo nome , fi come dal primo habitatore Se fignore fu così nominata per lui , la quale hoggi lì chiama Inghilterra ; Se elli fu l’origine Se cominciamento de’Brettoni , onde (h) difciefero molti grandi Se polfenti Re, Se Signori (i) , intra li altri il valente Brenno, & Bellino fratelli , i quali per loro potentia iiconfilTono li Romani, Se aiTedia-rono Roma , & prefonla infino al Capidoglio * & molta perfecutione fecero a’Komani , come racconta Tito Livio maellro d’hiilorie ; Se di loro progenie difeefe il buono Se cortefe Re Artu , onde i Romanzi Brettoni fanno mentìo- ne ; Se ancora Conllantino Imperadore , che_ dotò la Chieik, fu di loro difcendenti ; Se chi ciò vorrà pienamente trovare, cerchi la Cronica della Badia di Salisbieia in Inghilterra. Ma poi per le diflènfioni Se guerra (k) finì il legnagio & fignoria di Brettoni , & fu fignoreggiata la detta lfola Se reame da diverfe nationiik genti di (1) SalFogua , Se da’Frefoni , & Danelmar-che, Noverchi, Se Spagnoli per diverfi tempi; ma fi legnaggio de i prefenti Re , che fono a noftri tempi m Inghilterra , fono ili-atti di Cmielmo baitardo figliuolo del Duca di Noò-mandia, difeefo de la fchiatta de’ Normandi, il quale per iua. prodezza Se virtù conquido In-ghfitena , Se deliberolla da diverfe varie Se barbere cationi, che la fignoreggiavano. Laic'iere-mo de Brettoni, & de’Re Inghilterra & torneremo a noilra materia. CAP. XXV. Come Silvio figliuolo fecondo d’Enea fu (a) ap- preffo Afcanio, & come di lui dìfefno h Re Latini di Alba, & di Roma. D°P° Ia morte di Julio Afcanio, fu Signore . ^ Re del Regno de’ Latini Silvio Pofin mio figliuolo d’Enea & della Rema Lavina col me adietro e fatta mentione , Se regnò XX] X anm con grande felino & prodezza & 7 E- regnò Capis fexkvS anni (f> XXXVIII. V g) per lo tio . ( h ) difeiefono . ‘«jil?.8 ( 11 Sanfognia ; (a) fu bÌ!°T® AIf CAp< XXV. \