i07 DI GIOVA CAP. LXXVII. Come t Sanefi e gli ufciti di Firenze bébbono in ajuto il Conte Giordano con ottocento Tedefcbi. I Sanefi & gli ufciti di Firenze, vergendo la mala prova , che i Fiorentini haveano (a) fatta , & la perdita c’haveano havuta de’ Te-defehi, avvitarono, che fe ne potelfeno bavere una buona quantità , che farebbono vincitori della ( b ) guerra ; onde accattarono dalla compagnia de’ Salimbeni di Siena, che all’hora erano mercatanti, venti mila fiorini d’oro, & per pegno diede il Comune di Siena la Rocca a Tentennarla, & più altre Cartella del Comune, & rimandarono loro ambafeiadori in Puglia_. con la detta moneta al Re Manfredi, dicendo, come la fua poca gente de’ Tedefchi per loro gran vigore & valentia s’erano mertì ad alfalire tutta l’hofte de’ Fiorentini , & gran parte di quella meflà in volta , & lè più foifero frati, haveano la vittoria ; ma per la poca gentc_ eh’erano (c) tutti rimafero in fui campo morti , & la fua Infegna , c’havea data loro, fu ilrafcinata, 8t fattane gran diligione nel campo, &poi in Firenze; & intorno a ciò diffonoquelle ragioni, che feppono due, per meglio com-movere l’ammo iuo contra a’ Fiorentini. Onde lo Re Manfredi havendo intefa la novella , fue molto crucciato , Se con la moneta de’ Sanefi, che pagarono la (d) metà, diede loro il Conte Giordano con ottocento cavalieri Tedefchi , foldati per tre mefi , & mandògli co’ detti ambafeiadori, i quali gitinfono in Siena^ ah’ ufeita di Luglio li anni di Chrifto 1260. & da’ Sanefi furono ricevuti a grande honore, onde ellino & tutti i Ghibellini di Tofcana prefono grande vigorìa e baldanza. Et giunti in Siena , incontanente i Sanefi bandirono l’hofte fo-pra il Cartello di Monte Alcino, il quale era_, accomandato del Comune di Firenze, & richiedo d’ajuto i Pifani , & tutti i Ghibellini di Tofcana, da’ quali furono bene ajutati, sì che co’ cavalieri di Siena, & ufciti di Firenze & detti Tedefchi , & loro amiftade , trovaronfi AV1II. centmaja di buoni cavalieri, de’quali la maggior parte erano Tedefchi. CAP. LXXVin. Come li ufciti ài Firenze ordinarono tradimento in Firenze. LI ufciti di Firenze, per cui trattato*& opera lo Re Manfredi havea mandati in loro ajuto ottocento cavalieri col Conte Giordano Ldfem0n0pChaveanoffatt0 niente , fe norm traeflero i Fiorentini fuori a campo , impe- ro eh e fopradetti Tedefchi non erano pX per pm che tre meli & già „'haveano IrS uno & mezo con la loro venuta; nè moneta n^p aAVf nr° ??u da conducerli, nè attendeva- foldo^fa an rr^' ’ ^ Padando d tempo di loro ioldo fanza fare alcuna cofa, fi tornavano i™ (t) (t) Seeacc«tanrontanente 8 Provid°"° "onera, è nella via d’Are22o. fc) ltraccati e cornerebbonfi in Puglia • P> auroricade ; e di largo conciava il mifuorc!