6z6 Acuta del b quadro cioè , vt, re, mi, fa, fol, la > Se tutte quello firìtenderanno multo meglio nella loro figura. Onde fe vede de la differenza della poilpoiitione delle note nelle polle loro da quello modo vinate della mano, a quello pollo di (opra, da noi, non viene lì non,che doue prima in tanti à ogni cola noi formauamo le Altre tré leale del b quadro, & faceuamo le due note principali in ogni polla.In quello modo fi for-mano prima l’altre fcale graui laterali, & di Pf*i “ torna al b quadro , Se le note di qua-luque fcale prima formate,llanole prime da eller proferite nelle lor pofte.Cosi ancho c manifefto della multiplicatione delle fcale, fecundo Tabella fi caua la differenza di graue acuto, & fopra acuto,& dalla multiplicatione della fcale lateralmente,fi caua la differenza di b quadro,Natura,& b molle.vi è vncorada notare vn altracofachefecódo la mano no fi potrebbe cantare per b molle fono da ffa , vt, in fù comminciando qui 1 vt primo del b molle come fi è detto,ma no di meno fi fupplilfe formando vn’altra fcala alla in giù,il che fi può fempre far,& alla in giu,& alla in fù , purché torni comodità Se ornamento,& che iTolforuino le debitepro-portionì& luoghi de tuòni,&femituoni. E’da notare ancora che la fcala di natura ferue al b c^uadro , Se al b molle, cioè , che cantadofi o per b quadro,ò per b molle,non fi varia, ne manca più che la fcala di natura non vi interuenga, & ferua’alle mutationi delTvna Se dell’altra come fi è detto.Perche Regole Muiìcali. ella è il medefimo con la fcala di b quadro dependendo da ella, ecceto che al fa tupe-riorecome fi è detto il qual/