Regole Muficali. 627 cantare ancora per la qual facilità elle Conno ilate melfe in vio. Potrà anche dalle cofe lopra dette facilmente apparire,d'onde procede l'errore nel quale quali comunemente cialcuno incorre,di porre che la mulica confitte foiamentedi lei note,cioè , vt, re, mi, /il, la, Se non di tette come habbiamo detto,la telando da banda it lecoodo/i. Il qual errore procede da due occafioni jl’vna da non hauer t]uella lettima voce,ò ver nota, vn nome da per te come ciafcuna dell’alcre, rnà hauere il nome d'vna delle lei, cioè fa. Et però non lì veggendo loro più che tei Ipecie di nomi di voci,hanno giudicato che non fiino ne anello te non feitpecie de voci fecondo che lono 1 lor nomi, non confide-rando che chi cagnotcerà che terzo Se primo fa, quarta, cognotcerà ancora che b vt primo fa lettima,& la lettima è di fpecie di-uerfa da ciafcuna dell'altre inferiori, così anco non hanno auertito che l’hauer vn medehmo nome con viiadelialtre voci,cioè fa procede dalla ragione fopra detta , cioè per hauere la medefima relatione che il primo fa alle noti antecedenti, Se alle le-queliti. L’altra occatione di quello errore comune,è che nella mano non trouano nif-liuio fa che non (ì polla faluare Se accomodare come fa primo, lenza porre alcuno fecondo fa, lettima voce ; rnà non hanno conliderato che quello viene per che fondandoti da ogni lecondo fa, il Luo vt,come fi è detto bifogna di neceffità che tutti i fecundi/* dmeritino anche primi/*», nella fcala da loro prodotta, Se per quello tutti i fa della mano fi accomodano per fa primi, 6c non per che non vi fiino anche i fa fecondi , ma che chi fece la mano hauuetiì la medefima intentjone che io dico è manife-(to , oltre a l’ordine detto che confiderata-mente il nollra dall’ordine anche che fi pone nella mano delle litere di 7. in 7. Se non di 6.in 6.il che denota pur chiaramente che è gli habbia intefo fettima fpecie di voci, Se non fidamente il qual numero di litere ti vede che c pollo fecondo il numero della varietà delle voci,& però non hà porto l’ottaua litera -, mà ritorna alla ottaua nella prima, fi come anche la voce ottaua ritorna nella prima , cioè nell’vnifuono come fi è decco,& finalmente da Capere è hauuere per cola certiilima che non la mufica hà origine dalla mano.mà (1 bene la mano dalla mulica, per che la mano è fe non vna regola alla mulica è fuppone che la mufica fia , laqual mufica elfendo cofa naturale, come è probabile cofa troppo inetta adire che furti fondata in vna regola datta à gli huomini per che dependefi da quelli, mà fi bene la regola depende della cofa naturale hau-uendo raferuati circa , à quella è gli ordini Tuoi, Se quello che è migliore è più grato, Se così è da credere che dalla otì’eruacione di mano , i mano fatta circa al cantare iia a cafo , il che non fi debbe dubitar che Tempre fia ftato familiare al huomo vifi-andato oileruando la natura di quello mo-dulatione , Se apoco apoco ridotta in regola buona è meifa in arte come fi vede , Se per il primo Se Principal fundamento nel fare Tom. IV. il giudicio in circa quelle cofe muficali debbe cadere dalla natura della cofa.già che debbe feruire Tempre propofta alle regole quando ne elle fe ci troualle ripugnàza alcuna i per che intanto fon buone le dette regole, mà per che elle feguitano, Si fi aceommodano à erta natura delle cofe , laqual natura non puòmotare , mà fi bene molto facilmente la regole. Tutto quello ordine fopra detto appartiene à quel genere della mufica che fi chiama Diatoniche,diilinto da gli altri duoi, Cromatico,& Enarmonicho, della differéza de quali diremo anche breuemente quattro parole. Dico adunque che la mufica Diatonica è la più facile , Se più naturale di tutte l’altre , Se è quella che vfano nel cantare i Contadini, Se i putti ancora bifeantando da per loro,ogni volta però che habbino qualche poco d’offcchia, è quella mufica procede per tuoni,& femituoni maggiori, Se non elee punto dell’ordine della mano. Mà 1$ mufica Eromatica non hà altra regola parlando delle regole apparenti, Se manijfefte, fe non chediuide il tuono attualmente in le-mituono maggiore,& in femituono minore, & così proferilce tanto il maggiore quanto il minore^: proferirà il minore alcuna volta efpi elfamente,& alcuna volta virtualmente, efprertàmente farà quando procedendo da vt à re, proferirà prima l’vt in tuo tuono, di poi proferirà l'vt foftentato, Se così formerà il lemituono minore efpreifamente*, Se di poi proferirà il re, & formerà il femituono maggiore,& cosi in cal cafo non farà quello altro fe non fare che quel re diuenti vn fa, trouare il fuo mi fra la voce re,Se la voce vt ' 1 k ---7T-71-0-- Se così fi formerà Tempre il feanituono minore exprellb. Lòcculto farà poi quando fi formerà non il fol femituono minore , ò graue vi correrà non lo fpatku del femituono minore fulamente,mà infierne con quello lo fpatio ancora d’vno , ò più tuoni , Se finalmente l’vlo del femituono minore, formato come fi è detto, fi caua principalmente l’ordine del Cromatico, il qual come fi vede è più difficile, Se manco naturale del Diatonico , come ancora è più dolce Se fuaue procedendo per minori dirtantie, dal che nafte dolcezza come appare nel femituono ordinario,che è molto più dolce chel tuono ; Se però è molto appropriato alle cadenze, alle quale fi debbe andare con più dolcezza che fi può per lalciare fatisfatto l’orechio del auditore il che fi cerca nelle cadenze. Mà è da confiderare che la foftenratione non califa Tempre il femituono minore,mà fulamente quando ella è congiunta con la voce prof-fima più baila Se afeendendo. Et però la mufica Diatonica non metterà mai la foftenta-tione, ne innanti,ne doppò, à vna nota più balia di lei, Se lò fa per fuggire il femituono minore , il qual in tal cafo verrebe formato H H h 2 quedo